Olbia, 6 punti nati nel bunker

Solidità difensiva e singoli in rampa di lancio: l’Olbia parte col botto

Enrico Geroni dell'Olbia

Enrico Geroni dell’Olbia

L’Olbia continua la sua marcia, costante e positiva, fatta di vittorie e conferme abbondanti nel carniere di Bernardo Mereu. E menzionare il tecnico di Triei non è certo banale, visto che quella ottenuta a Grosseto col Gavorrano (2-1 in rimonta firmato Pisano-Geroni) è la sesta in sette partite da tecnico bianco, contando anche il precedente campionato.



Allo “Zecchini” si è vista un’Olbia capace di non affondare di fronte alle iniziali difficoltà, senza farsi travolgere dall’entusiasmo avversario, prendendo man mano le redini del match per non abbandonarle più. Nave in porto, umore che si eleva ancora, e via alla prossima tappa, casalinga e ostica quanto di prestigio: domenica arriva il Piacenza. Non mancano, dunque, gli spunti che rendono felici all’indomani della seconda vittoria consecutiva in campionato, foriera di 6 punti che rappresentano prezioso fieno in cascina, nella più classica teoria dei piccoli passi.

A balzare all’occhio è la tenuta difensiva dei galluresi. Lo si era detto e ripetuto, anche da parte dei diretti interessati. Occorreva subire meno, oltre che trovare bomber e bollicine. E il lavoro di Mereu paga, perché i tanti allenamenti con focus sulla linea difensiva stanno portando risultati: appena 3 gol subiti in 7 partite sotto la sua gestione. In quella difesa ci sono poi due elementi, come Paolo Dametto e Matteo Cotali, che confermano la loro rapida ascesa. Entrambi a caccia di consacrazione, chi in seconda battuta (il centrale) chi nell’ambito di una rincorsa verso i piani alti iniziata un paio di anni fa trecento chilometri più a sud.

E per parlare di singoli non si può che aprire il capitolo chiamato Daniele Ragatzu. Forma scintillante per lui, che ha rifiutato diverse proposte (tra cui quella del prossimo avversario) pur di rimanere nella sua terra, e ha iniziato come meglio non si poteva. Il mercato gli ha (ri)consegnato un ruolo di alfiere dell’attacco, starà al 26enne di Quartu Sant’Elena tenerselo stretto, senza dilapidare lo sprint in peccati di incostanza o narcisismo. Di sicuro c’è che Ragatzu ha stupito tutti, e a Olbia se lo godono, tra colpi d’alta scuola e leadership molto preziosi in un gruppo giovane e in via di formazione.



La chiosa è che Mereu rappresenta certamente un valore aggiunto, tecnico pragmatico e di poche parole, se non quelle che servono. Allenatore da campo e forte del suo carisma, guadagnato negli anni. Rinsaldato da risultati e fatti, al di là di facili peana regionali. Oggi, il gruppo olbiese si culla in mano al nocchiero venuto dal basso, che assieme ai suoi ragazzi sta sfruttando pienamente la nuova chance nel professionismo.

Fabio Frongia

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