Le dichiarazioni del villacidrese dopo la tappa del Calar del Alto
1’18” persi da Chris Froome e Vincenzo Nibali, ma podio ancora alla portata distante 24″. Questo il bilancio del tappone in Andalusia all’Osservatorio del Calar del Alto per Fabio Aru, che ha spiegato alla Gazzetta dello Sport i motivi del suo ritardo.
“Una giornata iniziata storta perché ho forato dopo un paio di chilometri con il gruppo già a tutta in cerca della fuga. Non è stato semplicissimo rientrare, e abbiamo inseguito per quasi 30 chilometri. Poi mi sono dovuto rifermare con l’ammiraglia per sistemare la ruota e ho speso tante energie – ha dichiarato il corridore dell’Astana alla Rosea -. Ho sofferto. Per fortuna con il lavoro di Bilbao sono riuscito a limitare i danni. Le corse a tappe sono così, ci sono giorni in cui si guadagna, altri in cui si perde. Sono riuscito a limitare i danni. La Vuelta è ancora lunga e può veramente succedere di tutto. Andiamo avanti. Non tutte le giornate sono uguali, l’importante in queste circostanze è non naufragare. Con tutta l’acqua che c’era…”.
Dichiarazioni che lasciano sperare i tanti tifosi del villacidrese che attende una migliore condizione per combattere con il britannico e il siciliano, ormai i due favoriti per la vittoria finale.