Dinamo, Pasquini: “Ci stiamo muovendo bene”

Il coach biancoblù fa il punto dopo una settimana di lavoro

Federico Pasquini in conferenza stampa in Club House

Federico Pasquini in conferenza stampa in Club House

Tramite il canale ufficiale della Dinamo Sassari, è Federico Pasquini a fare il punto sullo stato dei lavori in casa biancoblù, ad una settimana dall’inizio del ritiro pre-stagione in quel di Olbia.



“Le prime impressioni sono buone – dice Pasquini -, c’è entusiasmo, voglia di fare. Il fatto di avere un’età media molto più bassa rispetto all’anno scorso ci permette di caricare anche un po’ di più. E’ evidente che ancora è troppo presto per fare analisi più precise ma di certo sto vedendo ciò che mi aspettavo di vedere in questa fase”.

Pasquini auspica “intercambiabilità” in un gruppo che sia “capace di giocare diversi tipi di pallacanestro sia in attacco sia in difesa”. Ci vorrà tempo, anche perché “non possiamo avere i vantaggi di un gruppo consolidato negli anni per cui prima occorre lavorare per diventare gruppo e poi sulle diverse situazioni e le soluzioni”.

Dieci dodicesimi di squadra sono nuovi, e poi il ritorno di Spissu ma soprattutto capitan Devecchi e Stipcevic a fare da leader dentro e fuori dal campo. “Jack e Rok sono due ragazzi che oltre ad essere ottimi giocatori di pallacanestro sono due grandi persone. Di loro sai che sono sempre veri e leali e in un mondo come il nostro, che da questo punto di vista non brilla per queste caratteristiche, avere degli elementi così nello spogliatoio garantisce di avere sempre il polso della situazione, di sapere che ci sono delle persone dalla tua parte. Persone che l’anno scorso nei momenti di difficoltà sono state in assoluto quelle che più mi hanno aiutato”.

Proprio Devecchi, dopo 12 anni, potrebbe essere un po’ scarico. Ma Pasquini è pronto: “Si motiva con le piccole cose – dice – Deve essere sempre partecipe, sempre coinvolto, facendogli capire che cosa ci si aspetta da lui per se stesso e da lui per la squadra. Non mi piace lasciare situazioni che vanno scemando e dopo 12 anni questo rischio potrebbe esserci per cui sta a me tenerlo sempre sveglio, valorizzando al meglio il suo entusiasmo e il suo attaccamento alla maglia”.



Dai senatori ai nuovi. “Tutti sanno che non prometto nulla a livello di minutaggio ma prometto a livello di lavoro. Questo, collegato al fatto che negli ultimi anni abbiamo avuto giocatori – l’ultimo è stato Lacey – che hanno fatto l’ultimo salto a livello di carriera europea passando per Sassari, fa sì che credano molto nel nostro progetto. Penso che questo sia il risultato di ciò che si è fatto negli ultimi anni, perché è vero che vincere aiuta ma il fatto di far migliorare il giocatore e creare reali chance su mercati molto più alti di Sassari dà enorme credito su altri giocatori”.

E Sassari, Pasquini ne è convinto, può essere piazza ideale. “Cerchiamo di mettere tutti nelle condizioni di potersi muovere nella maniera migliore possibile. Questo lo avvertono anche i giocatori: li responsabilizziamo molto all’interno del campo così come per le attività extra campo ma consentiamo loro anche di vivere senza pressione la loro vita. Tutto ciò, unito al fatto che abbiamo avuto buoni risultati e una crescita costante negli ultimi sei anni, ha fatto sì che questa estate la Dinamo fosse un club molto ambito da parte dei giocatori. Dobbiamo muoverci sempre con raziocinio e senza fare passi più lunghi della gamba”.

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