Paolini: “Il basket italiano ha bisogno di rinnovamento radicale, l’idea Dinamo Sassari – Cagliari Dinamo Academy è positiva, io amo lavorare con i settori giovanili e da quelli deve ripartire il movimento per poter tornare su alti livelli europei. Si deve partire dalle scuole, dai bambini, non solo dai giocatori fatti e finiti. Sento dire, anche da poco, che noi italiani siamo poco strutturati fisicamente, che perdiamo perché ci mancano chili e centimetri, dobbiamo lavorare sulla formazione fisica e tecnica dei giocatori, altrimenti saremo sempre quelli che hanno mordente, hanno qualità ma a certi livelli perdono. Per me c’è un play, una guardia di 1.95 cm e un’ala piccola da più di 2 metri, invece spesso in Italia giochiamo con tre playmaker. Non va bene. Io sanguigno? Me lo dicono in tanti, soprattutto in passato, a cominciare da mia moglie… – scherza Paolini – Pretendo molto, questo sì, e non tollero che mi si dica una cosa e poi non venga fatta. Dai miei ragazzi, dai giovani e non, da chi lavora con me pretendo il massimo”.

Finisce qui la conferenza stampa di Riccardo Paolini

Paolini: “Ebeling e Bucarelli? Mi aspetto molto da loro, è la stagione cruciale per loro. Così come mi aspetto molto dagli altri. Devono crescere, Bucarelli l’ho visto bene a Siena l’anno scorso, Ebeling viene da esperienze molto formative, ma credo tanto anche in Rovatti e gli altri”.