Borriello, biennale Spal e tira e molla (col Cagliari) iniziato a giugno

Il bomber napoletano ai saluti col Cagliari, la Spal nello sfondo e i rossoblù a caccia del sostituto

Marco Borriello in azione contro la Spal ad agosto 2016

Marco Borriello in azione contro la Spal ad agosto 2016

Una telenovela, come si confà ad un personaggio rumoroso e da copertina quale è Marco Borriello. La nuova puntata è quella che va in onda a ridosso della Serie A 2017/2018, quelle precedenti ce le eravamo gustate all’inizio dell’estate e poi nel pieno del ritiro del Cagliari a Pejo.



Sul finire della scorsa stagione, quella dell’exploit con Borriello unico in doppia cifra e trascinatore verso la salvezza dei sardi, la punta si era fatta dubbiosa in merito alla permanenza a Cagliari. Qualche dichiarazione neanche troppo sibillina (vedi il postpartita di Napoli), l’attesa legata anche al resto del mercato e alla vicenda Capozucca (suo mentore che di lì a poco avrebbe divorziato da Giulini), la partenza in ritiro forte di un rinnovo automatico grazie alla salvezza. Ma rimaneva qualcosa da discutere, e allora quel prolungamento rifiutato dal giocatore in un primo momento veniva formalizzato in Trentino, tra battute e presenza ingombrante del suo agente: opzione di rinnovo fino al 2019 legata ad obiettivi personali e di squadra, di fatto una copia dell’accordo stipulato un anno prima. Quando Borriello arrivava in Sardegna a Ferragosto, tra scetticismo e assenza di preparazione svolta col gruppo, prima di esplodere e trascinare la truppa di Rastelli.

Nel corso del tran tran, però, si era già inserita la Spal, che già a giugno aveva individuato in Borriello il profilo ideale per la piazza ferrarese. Replicando quanto realizzato dal Cagliari un anno prima: il bomber di nome, tirato a lucido, titolare fisso nella squadra neopromossa e affamata. Il tutto con un biennale allettante, per il bomber classe ’82 che in testa ha solo i Mondiali 2018.

La pista Spal è tornata di moda improvvisamente, ed è valida anche per Bartosz Salamon, legato al Cagliari da un contratto fino al 2020 ma fuori dai piani rossoblù, nonché fresco di numerosi rifiuti alle squadre di Serie B fattesi avanti in estate. La proposta spallina per Borriello è sempre nei pensieri e i rapporti tra il club emiliano e il procuratore, Andrea D’Amico, restano ottimi. Una soluzione illuminata dal clamoroso scoppio delle relazioni interne nell’isola, con Borriello opaco e dubbioso, la società e lo staff tecnico altrettanto. Fino allo scontro, probabilmente insanabile, anche se nel mercato e nel calcio le sorprese sono sempre dietro l’angolo.



Di sicuro c’è che il Cagliari si trova con l’impellenza di ricucire il forte strappo con Borriello oppure di trovare un sostituto. A meno di due settimane dalla fine della sessione estiva di calciomercato, con poca scelta in giro. Il nome forte è quello di Leonardo Pavoletti, classe ’88, livornese che sei mesi fa ha firmato un contratto fino al 2021 col Napoli, profilo che permetterebbe di assorbire il ribaltone con una certa serenità. Sarri non lo vede, non lo ha mai visto, ma l’ex bomber del Genoa piace parecchio in Italia e in Europa. Non facile, per il Cagliari, prenderlo, e allora diventa obbligatorio pensare anche a delle alternative. Dal laziale Filip Djordjevic (’87) ai clivensi Roberto Inglese (’91) e Riccardo Meggiorini (1985, reduce da brutto infortunio), passando per Alessandro Matri (Sassuolo, ’84) e Ilija Nestorovski (Palermo, ’90), i nomi vagliati non sono pochi e potrebbero spuntarne di nuovi. Prima, però, c’è da chiudere il capitolo Borriello.

Fabio Frongia

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