Torres, Tore Pinna: “Ridiamo dignità al simbolo di Sassari”

Il portiere a La Nuova Sardegna: “Record di presenze più importante di avere giocato in Serie B”

Ai microfoni de La Nuova Sardegna, il capitano e portiere della Torres, Tore Pinna, parla di quel che verrà e delle note emozioni forti nel difendere (alla grande) i colori rossoblù.




«Sono ancora emozionato – dice Tore Pinna ricordando l’incontro di una settimana fa in cui Salvatore Sechi e Gianfranco Satta hanno presentato la nuova realtà – per aver potuto constatare, ma per la verità non avevo dubbi, quanto grande sia la passione per la Torres da parte di un popolo rossoblù che non ne può più di vederla umiliata e offesa. L’assemblea dell’altro giorno è stata spettacolare e mi ha dato la certezza che la Torres non può morire. Mi sono commosso, e non sono stato il solo, nel vedere come sia grande l’amore dei tifosi per la nostra squadra. Mi sembra – sottolinea il portierone – che siano state gettate le basi per fare bene. La nuova società sta lavorando con attenzione per ridare dignità alla Torres che resta la squadra e il simbolo sportivo di Sassari. Vedo entusiasmo e consapevolezza in questa impresa di allestire una squadra che possa ripartire alla grande sia pure nel campionato di Eccellenza. Che comunque, lo voglio sottolineare, non sarà facile perché sono tante le squadre che si stanno attrezzando. Contro di noi poi tutti giocheranno la partita della vita».




Il mercato è attivo per mettere a disposizione di mister Ivan Cirinà una squadra in grado di primeggiare. «Sarà necessario – aggiunge Tore Pinna – allestire una squadra con giocatori che devono essere consapevoli di vestire una maglia che non si può tradire. La Torres dovrà essere una squadra equilibrata col giusto mix di giovani ed esperti, dove tutti dovranno sacrificarsi. Ivan è sicuramente un allenatore molto preparato – dice il capitano della Torres -, che conosce bene la categoria. In più è uno che si sente torresino dentro e che potrà essere un valore aggiunto per la squadra».

Così Pinna sul suo ruolo nella nuova stagione, dopo quella da grande protagonista in Serie D. «Io voglio esserci da protagonista – spiega il portiere – perché voglio il bene della Torres. Mi sento ancora in grado di poter dare un contributo importante. E poi al di la del bene della Torres, vorrei togliermi una soddisfazione personale alla quale tengo molto. Mi mancano 28 partite per superare quel mito che è stato Paolo Morosi per presenze in maglia rossoblù. Per me raggiungere quel traguardo sarebbe il massimo, direi quasi più importante di quanto ho saputo fare giocando da protagonista anche in Serie B».

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