Il futuro della Torres vive delle ore campali: il principale azionista nonché presidente dei rossoblù, Daniele Piraino, nella mattinata odierna farà capolino in uno studio notarile vicino al Palazzo di Giustizia – insieme agli azionisti di minoranza Emilio Minunzio e Massimo Adzovic – per avviare le pratiche volte a mettere in liquidazione la società, dato che non verrà presentato alcun aumento di capitale, necessario per porre delle pezze alle falle in bilancio. Ciò comporterà – si legge su La Nuova Sardegna – non solo la radiazione dagli elenchi della FIGC ma anche la perdita di tutti i diritti sportivi.
Come un’araba fenice, la Sassari pallonara è pronta però a rigenerarsi dalle proprie ceneri: già da parecchio tempo tempo Salvatore Sechi – insieme ad alcuni sponsor da sempre sodali dei rossoblù – lavora per dar vita a una nuova Torres di proprietà della classe imprenditoriale cittadina e, soprattutto, immacolata dalle passività. L’operazione Tergu è stata portata a conoscenza del sindaco Nicola Sanna e ha avuto il beneplacito della FIGC, la quale ha i fari ben puntati su ogni movimento della manovra.
Chiari anche i ruoli: Gian Franco Satta sarà il direttore generale mentre Sechi sarà il numero uno della società, pronta a nascere praticamente dalle fondamenta della vecchia Torres. In via di definizione le altre cariche, mentre per la panchina c’è già un nome che circola con discreta insistenza: Marco Sanna, ex tecnico proprio dei rossoblù, pare essere il designato per la guida tecnica del nuovo sodalizio. Ci sarebbero già stati i primi incontri e rappresentano l’alba di una nuova era per la Torres nonché per l’intera città di Sassari.