Continua la marcia verso il nuovo sodalizio con a capo Salvatore Sechi

Marco Sanna, ai tempi dell’ultima esperienza torresina
L’acquisizione del titolo sportivo del Tergu da parte di Salvatore Sechi darà una nuova vita – priva dei debiti maturati dalla precedente, quadriennale gestione Capitani-Piraino – alla Torres. Quella appena retrocessa in Eccellenza, di fatto, sparirà liberando un posto nel massimo campionato regionale, con conseguente ripescaggio delle aventi diritto secondo graduatoria. Così Guspini-Terralba (che ha vinto il playoff di Promozione) e Sorso approfitteranno dell’ascesa in Serie D del Budoni (tramite playoff o ripescaggio molto quotato) e del vuoto lasciato dall’ormai ex società rossoblù, ma anche il Muravera (retrocesso dalla “D” dopo avere perso il playout) sembra avere molte chance di rimanere nel massimo torneo dilettantistico.
Ormai uscita allo scoperto la trattativa col Tergu, che andava avanti da diverse settimane, Sechi lavora per costruire dal punto di vista tecnico una realtà in grado di tornare immediatamente nei campionati nazionali, anche se permane la speranza di un ripescaggio in extremis in Serie D sfruttando eventuali vuoti che persisterebbero una volta finiti i ripescaggi da graduatoria prioritaria (squadre sconfitte ai playoff nazionali di Eccellenza, retrocesse dalla “D” con o senza playout).
Per quanto riguarda l’allenatore, sono sempre più intensi i dialoghi con Marco Sanna, ex giocatore e tecnico molto amato dalla platea rossoblù, protagonista della cavalcata della stagione 2015/2016, quando una Torres in grande difficoltà economica riuscì ad arrivare fino alla finale dei playoff di Serie D, persa poi nel derby contro l’Olbia. Un gruppo, quello forgiato dall’ex mediano di Torino, Sampdoria e Cagliari, che potrebbe riproporsi in alcune componenti nella nuova avventura apparecchiata da Sechi. Già a dicembre scorso, quando si cercava di ricostruire una squadra in grado di salvarsi miracolosamente in Serie D, numerosi potenziali cavalli di ritorno vennero contattati ma poi mancò l’accordo economico. Ora potrebbe essere la volta buona per vedere ragazzi sardi vestire nuovamente il rossoblù sassarese. Riportando orgoglio e progettualità al capo di sopra.
Fabio Frongia