Le ultime sulla scelta dell’allenatore in casa Cagliari
Weekend di pausa e riflessione in casa Cagliari. In definitiva, si sta concludendo davvero quella settimana che sembrava buona per celebrare la conferma o il divorzio di Massimo Rastelli. Giorni in cui l’annuncio era atteso da un momento all’altro, alti e bassi di emozioni e quotazioni, quindi l’arrivederci a (forse) lunedì, quando finalmente la curiosità sarà soddisfatta. Difficile dire se il protrarsi dell’attesa equivalga ad un rinsaldarsi della posizione del tecnico campano, anche se radio mercato dà nuovamente in grande ascesa l’opzione della terza stagione consecutiva con lui in panchina.
Rinnovo fino al 2019 sul contratto in scadenza nel 2017, questa l’eventualità più accreditata. Possibile, come detto nei giorni scorsi, che si registri qualche modifica nello staff tecnico, in entrata (anche perché Rastelli e i suoi considerano “corto” il plotone di lavoro) o in uscita. Potrebbe essere inserito Roberto Colombo, da valutare la posizione di Nicola Legrottaglie, vice Rastelli arrivato in corsa e per il quale non bisognerebbe stupirsi se dovesse salutare la Sardegna. E chissà che le sue ultime parole social non possano fungere da indizio: “Il campionato è finito, i contratti scadono. Questo è un periodo in cui tanti nomi illustri dello sport aspettano delle risposte e capita che nell’attesa siano in ansia. Dove giocherò l’anno prossimo? Chi allenerò? (…) Io ho imparato che per affrontare queste situazioni è utile (per non dire fondamentale) fare due cose: non perdere mai contatto con la nostra identità, rafforzando la piena coscienza del valore che abbiamo. (…) Un contratto di lavoro è importante, certo, ma non c’è scritto chi siamo. Noi siamo ciò che vogliamo essere e per cui siamo nati. Poi, bisogna stare tranquilli e riposare nella consapevolezza che l’ansia può solo allontanarci dal domani che speriamo”, le parole dell’ex difensore juventino, che lasciano trapelare quantomeno incertezza, di cui avevamo parlato nei giorni scorsi.
Giorni di valutazioni, chiacchierate per capire il contesto, in particolare da parte di quel direttore sportivo, Giovanni Rossi, da sabato ufficialmente rossoblù e presto presentato alla stampa. L’ex Sassuolo ha sondato il terreno con Rastelli e Giulini, ma anche con quei giocatori che hanno vissuto le ultime due stagioni. Elementi in più per capire quale sia la scelta giusta per programmare un futuro diverso da quello che avrebbe pensato il suo predecessore, Stefano Capozucca, il quale sabato a Tuttosport ha ribadito come “sono andato via con grande dolore perché a Cagliari stavo benissimo. C’era un enorme affetto della città nei miei confronti. Ho raggiunto gli obiettivi, ma alla fine c’erano divergenze di programmi con Giulini e abbiamo preferito, pur con stima reciproca, chiudere così”, ricalcando le parole proferite nel suo addio in conferenza stampa.
Poche ore alla quadratura del cerchio. Anche se questo è stato detto più volte negli ultimi giorni, e si rischiano brutte figure. Non resta che aspettare, per vedere rivelato quanto tutti si aspettano (la prosecuzione del matrimonio Cagliari-Rastelli), o per certificare sorprese e nuovo futuro. Pronto, come sempre, a scatenare felicità e opposizioni.
Fabio Frongia