Olbia, Marino: “Obiettivo salvezza e con la C a 40…”

Le parole del presidente dei bianchi, che ha risposto al question time dei tifosi via Facebook

Alessandro Marino

Alessandro Marino

Alessandro Marino, presidente dell’Olbia, ha fatto il punto in vista del futuro della società gallurese, nella nuova rubrica Spazio 11.0 sul canale ufficiale del club, su Facebook. Dal calciomercato alla conferma (ribadita) di mister Bernardo Mereu, passando per lo stadio “Nespoli” e l’identità olbiese, arrivando agli errori da non ripetere. Aspetti tecnici e non, nelle risposte date da Marino ai tifosi.

“L’obiettivo è mantenere la categoria – dice circa gli obiettivi per la prossima stagione -, poi vorremmo lavorare per correggere i difetti di quest’anno, cercando di avere meno alti e bassi e sofferenze, facendo meglio in classifica. Olbia in Serie B? C’è una grossa incertezza a livello regolamentare su quella che sarà la Serie C. C’è chi in Federcalcio auspica e lavora per una Serie C a 40 squadre, e allora rimanervi sarebbe come andare in Serie B. Con una Serie C a 60 squadre come è oggi il punto sarebbe la sostenibilità economica, quindi o aumentano i ricavi o non si può pensare a qualcosa di più. Prima di tutto occorre non fare il passo più lungo della gamba”, frena Marino.




Alcuni sostenitori stuzzicano l’abruzzese sulla manutenzione del “Bruno Nespoli”, considerato ancora non all’altezza. Marino non concorda. “Tutto è relativo, da quando sono arrivato sono stati fatti molti lavori – spiega -, alcuni dei quali non si vedono, ma sono stati costosi e fondamentali per iscriverci. Non dimentichiamo che il Nespoli è in una zona ad alto rischio idrogeologico, cosa che limita la possibilità di intervenire. Ma negli anni migliorerà ancora. Per ora abbiamo reso lo stadio agibile per la Lega Pro, e siamo in linea con tutte le prescrizioni, ricevendo anche i complimenti dal commissario Lega Pro per quanto fatto. Per le prossime stagioni, quindi fra 2-3 campionati, ci saranno criteri molto stringenti per quanto riguarda tutte le categorie, e bisognerà intervenire ancora. Stiamo cercando di anticipare i tempi lavorando con l’amministrazione comunale per la copertura della tribuna centrale, al fine di poter installare nuova illuminazione, visto che le nuove norme incideranno proprio su quell’aspetto”.

Tornando al campo, guai a parlare di salvezza ottenuta a stento. “E’ sbagliato parlare di salvezza a stento, non dimentichiamo che delle dieci squadre ripescate in Lega Pro solo quattro si sono salvate, partendo con un pesante fardello di 250 mila euro da spendere per iscriversi. Il risultato raggiunto è notevole, nonostante sia arrivato all’ultima giornata anziché un po’prima. Dobbiamo capire i difetti della rosa, ritoccandola senza danneggiarla, ci tengo a sottolineare che molti hanno fatto un’ottimo anno di esperienza e darà benefici in futuro. Questo è un gruppo che, sono sicuro, ha dimostrato grande attaccamento alla maglia. Un gruppo passato dalla metà classifica in Serie D alla promozione in Lega Pro, passando per la vittoria del playoff contro la Torres, fino alla salvezza che si può definire storica in terza serie. Mi tengo stretti i giocatori piuttosto che dire che non hanno attaccamento”.

Bando a ogni speculazione: Mereu allenerà ancora l’Olbia. “Mereu ha la fiducia della società per la prossima stagione – afferma senza giri di parole Marino -, sinceramente non ho voluto disturbarlo in questo periodo di meritato riposo dopo un mese intensissimo, a breve ci incontreremo per tracciare le linee guida per il prossimo anno”. Quale sarà lo staff al suo fianco, saranno confermati in blocco i vari Filippi (vice-allenatore), Baldus (preparatore atletico) e Oliva (portieri)? “Come presidente io scelgo un direttore sportivo e un allenatore, poi chiedo a loro chi venga confermato o meno all’interno dello staff. Aspetto indicazioni e poi decideremo”.




La chiusura è dedicata alla tenuta difensiva (“è una priorità dopo un anno in cui abbiamo sofferto”) e alle prossime avversarie: “Ci saranno realtà importanti, sia tre le retrocesse dalla Serie B che tra le neopromosse dalla Serie D”. Quindi la caccia ai giovani del territorio. “Bisogna avere pazienza, mi sento olbiese acquisito e so quanto sarebbe importante avere in squadra prodotti locali, continuiamo a lavorare in tal senso e ringrazio le realtà dilettantistiche della zona per la collaborazione che c’è sempre stata”.

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