Ore di confronti in casa rossoblù, Rastelli verso la conferma
Sono ore roventi sul fronte della panchina del Cagliari, dove il nuovo binomio formato da Giovanni Rossi (direttore sportivo) e Tommaso Giulini valutano il da farsi, in merito al proseguire o meno con Massimo Rastelli nelle vesti di allenatore. Domenica il tecnico campano aveva rinviato ogni discorso all’incontro di lunedì, avvenuto in serata e che ha registrato ulteriori passi verso la conferma, per quello che sarebbe il terzo campionato consecutivo di Rastelli in rossoblù, con ogni probabilità condito da rinnovo almeno fino al 2019. Un rinnovo che sarebbe stato automatico in caso di decimo posto, mancato di un soffio.
Nelle prossime ore ci saranno altri confronti in seno alla triade, ogni momento appare quello buono per una fumata bianca che è attesa da tutti, in un senso o nell’altro, e che al più tardi arriverà mercoledì. I borsini sono tutti dalla parte della prosecuzione del rapporto con Rastelli, con il presidente sempre più convinto che sia la scelta migliore, anche alla luce di quelle che sarebbero le alternative percorribili. Si confronteranno le idee di Rastelli – che piace(va) al Bari, in pressing da settimane, per pianificare l’agognata risalita in Serie A – e di Rossi, il cui lavoro potrebbe essere contraddistinto dalla ricerca di profili tecnici giovani e dall’obiettivo plusvalenze, con le porte girevoli della rosa in via di azionamento.
Per quanto riguarda le alternative, tutti i nomi vagliati nelle ultime settimane presentano delle criticità, dalla scarsa (o nulla) esperienza in Serie A all’eccessivo dispendio economico, mentre sullo sfondo rimangono gli obiettivi raggiunti in carrozza da Rastelli. Difficile, poi, andare eventualmente a strappare ad altre società di pari rango allenatori sotto contratto, a meno di trattative serrate e divorzi tra tecnici e rispettive società. Tutto molto complicato. Tutti elementi che spingono, anzi tengono Rastelli in quel di Asseminello, dove le decisioni sono pronte ad essere sfornate per voltare pagine sugli altri fronti.
Fabio Frongia