Pagelle Cagliari: bell’epilogo, tra bilanci e previsioni…

I nostri giudizi dopo Cagliari-Milan, che sono occasione anche per qualche resoconto e prospettiva…

Joao Pedro esulta: suo l'1-0 al Milan (foto: Zuddas)

Joao Pedro esulta: suo l’1-0 al Milan (foto: Zuddas)

Crosta 8 – Esordio da campione, forse da predestinato, anche se è presto per lanciarsi in chissà quali previsioni. Non sbaglia nulla, sbriga con serenità l’ordinaria amministrazione, poi la gemma del rigore parato a Bacca. Frutto di concentrazione, tensione giusta e grande lavoro suo e di David Dei, una delle note più liete dello staff tecnico e della stagione del Cagliari.

Padoin 6 – Partita in ufficio per lui, non soffre né appare più di tanto. Chiude una stagione senza acuti, dove forse è stato una delle delusioni, alla luce di quanto ci si aspettava.

Pisacane 7.5 – Partita di grande autorità, guidando il reparto dove era ultimo baluardo vista la moria tra infortuni e squalifiche. Nel finale firma un salvataggio fenomenale in tuffo, poi il gol che fa esplodere il Sant’Elia, primo in Serie A all’ultima dell’impianto cagliaritano.

Tachtsidis 6.5 – Piace il greco in versione difensiva, non sbaglia nulla e anzi orchestra bene le cose da dietro. Potrebbe essere una rivelazione per la sua carriera, e magari anche per il Cagliari, visto che è in prestito secco dal Torino. Se rimanesse Rastelli potrebbe essere uno dei primi nomi su cui lavorare per il futuro.

Murru 6 – Mezzora nella quale gioca senza affanni, poi si ferma per un infortunio. (dal 33’ Miangue 6 – Non sfigura, pur non entusiasmando. Da rivedere, dopo una mezza annata in disparte. Potrebbe rimanere in prestito dall’Inter)




Ionita 6.5 – Solito grande dinamismo, prende una traversa che grida vendetta, quando già assapora il gol a botta sicura, sfortunato in occasione di un fallo da rigore che probabilmente vede solo il signor Abisso. La sua stagione è penalizzata dal crac di inizio stagione a Bologna, lo aspettiamo nel prossimo campionato come punto di forza. Anche a mezzo servizio, ha soddisfatto e può crescere ulteriormente.

Deiola 7 – Grande prova del sangavinese, che a tratti appare come centrocampista totale tra corse, tackle, rifiniture e generosità.
Un bel modo per chiudere una stagione complicata, che doveva essere di accelerata nel grande calcio e invece è stata un parziale arresto. Il futuro potrebbe non essere a Cagliari, ma è tutto da vedere e oggi i segnali sono stati positivissimi. (dal 35’ s.t. Biancu s.v. – Il futuro è suo, forse a Olbia. Il Cagliari ci punta moltissimo, è stato tra i migliori della stagione opaca della Primavera, dove ha giocato sotto età, conquistando anche la Nazionale Under 17)

Faragò 6 – Ancora a caccia della condizione migliore e della dimensione giusta in Serie A, spera di trovare la fiducia della società rossoblù per giocarsi pienamente le sue carte sin da luglio.

João Pedro 6.5 – Croce e delizia, gol di giustezza ed errore marchiano in un’azione identica, quando nel finale è un po’ stanco. Corre tanto, a volte pasticcia, ma l’impegno non manca mai. Situazione strana, la sua, uno dei pochi dal quale il Cagliari potrebbe monetizzare, un po’ irrequieto, il suo addio non è da escludere, ma è sulla strada per diventare un simbolo. Cosa deciderà Giulini?

Farias 6 – Prova ad iscriversi alla festa di una domenica dove tutti sono in vena di bollicine, ma manca l’acuto. Anche per lui stagione ondivaga, come è sempre stato il suo rendimento. Grandi colpi, buon bottino di gol (anche se a fine stagione e non pesanti), manca nella fase calda dell’anno. Potrebbe essere al passo d’addio, le sue pretese spaventano un po’ gli ammiratori, anche lui permetterebbe di fare cassa.

Borriello 6.5 – Sacrificio totale, anche in difesa. Il popolo lo ama, lui ama Cagliari, abbandonare il 35enne napoletano potrebbe non essere una mossa azzeccata. Presto novità sul suo futuro, ma la permanenza è ben quotata. (dal 70′ Han 6.5 – Entra col solito, assodato, spirito combattuta. Un fuorigioco dubbio gli nega la gioia della rete. Avremo tempo e modo per ammirare la sua crescita)

Allenatore: Massimo Rastelli 7 – Fa di necessità virtù, bravo nel proporre Tachtsidis in difesa anziché Deiola, buono in regia. La squadra ha voglia, lui pure, per chiudere bene la seconda, tribolata (come la prima) stagione in rossoblù. Un biennio, due obiettivi centrati in ciabatte, qualche sassolino tolto dalle scarpe, ora gli incontri decisivi prima della fumata relativa alla sua permanenza o meno in Sardegna. Difficile fare percentuali, difficile anche giudicare un allenatore che ha centrato gli obiettivi, ma non ha garantito spettacolo, solidità difensiva, identità tecnico-tattica e raziocinio. Ma alla fine contano i numeri, e se dovesse arrivare qualcuno al suo posto sarà difficilissimo fare meglio ed evitare i confronti. Del doman non v’è certezza, ma le soluzioni stanno arrivando al dunque.

MILAN (4-3-3) Donnarumma 5; Calabria 6, Gomez 5.5, Paletta 5, Vangioni 5.5 (dal 1’ s.t. Lapadula 6); Kucka 5.5, Locatelli 5.5, Mati Fernandez 6; Suso 5.5 (dal 30’ p.t. Ocampos 6), Bacca 5 (dal 32’ s.t. Zapata s.v.), Honda 5.5. (Storari, Zucchetti, Bertolacci, Bonaventura, Gabbia, Montolivo, Pasalic, Zanellato, Cutrone). All. Montella 5.5

ARBITRO Abisso di Palermo 5




Fabio Frongia

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