Pagelle Cagliari: la vergogna da zero in pagella

I nostri giudizi dopo Napoli-Cagliari 3-1

Massimo Rastelli, allenatore del Cagliari

Massimo Rastelli, quali pedine per affrontare il Palermo?

RAFAEL 6 – Cerca di salvare il salvabile quando può, rischia di cadere anche lui nel buco nero insieme ai compagni nel momento in cui Hamsik prova a trafiggerlo da centrocampo. Poi compie qualche intervento volto a salvare gli ultimi pezzi di una barca che era oramai affondata. Anzi, forse mai salpata.




PISACANE 0 – Sulla sua fascia si fa continuamente baldoria, Ghoulam e Insigne vanno a nozze trapassandolo in continuazione e scherzando col difensore campano. Forse troppa l’emozione di giocare al San Paolo, fatto sta che il sogno si trasforma presto in incubo. Alla lunga, riesce leggermente a prendere le misure ai suoi diretti avversari ma è troppo tardi, inutile e soprattutto non è assolutamente sufficiente.

SALAMON 0 – Nettamente il peggiore in campo. Il maestro delle Cagliari Challenge, lasciato lo smartphone in spogliatoio, diventa un dilettante e fallisce miseramente la personalissima sfida nel disimpegnarsi o impostare l’azione senza perdere palla. Perde ogni duello individuale, e ogni avversario lo manda al manicomio. Grandi responsabilità (eufemismo!) sul gol che apre le danze dopo 125 secondi, e sul terzo che chiude la gara. Perde anche sul suo terreno, nei duelli aerei. Senza dubbio la peggior partita da quando il polacco è a Cagliari, forse anche della sua carriera. Per fare peggio avrebbe dovuto siglare dei volontari autogol.

BRUNO ALVES 0 – Sistematicamente in ritardo sugli avversari, Mertens gli fa girare la testa e passare una bruttissima giornata. Poca qualità anche dai suoi piedi, dove di solito si vede qualcosa di egregio. Nei movimenti difensivi è pachidermico. Marca sempre a troppa distanza dal folletto belga, il quale fa ciò che vuole, in particolare sul secondo gol. Si pretende di meglio da lui, soprattutto in termini di personalità.

MURRU 0 – Callejon lo fa impazzire quando gli taglia alle spalle o davanti, non capisce mai i movimenti dello spagnolo e lo perde in continuazione. Risulta costantemente in difficoltà. L’unico schema attuato dal Cagliari sono i lanci lunghi per la sua sgroppata a sinistra, ma va sempre a infrangersi su Hysaj. (dal 71′ Faragò s.v. – Prova un paio di sortite che non portano a nulla. La gara è ormai addormentata, soprattutto dopo il tris di Insigne. Lui da solo può fare poco, ma non tarda a calarsi nella remissiva mentalità dei compagni).




ISLA 0 – Come per Pisacane, sulla sua fascia è festa grande per il Napoli. Non vede mai Ghoulam, si trova in giro per il campo a passeggiare, anche fuori posizione, e risulta spaesato. Prestazione anonima e inesistente, ma il cileno non si spaventi, è in ottima compagnia.

BARELLA 0 – Un po’ distratto in alcune situazioni, prova il più delle volte a rendere ariosa la manovra aprendo sulle fasce, ma incappa in errori tecnici, di misura, rendendo vano ogni suo sforzo. Inesistente la fase di filtro, dove il centrocampo rossoblù è sistematicamente saltato dai passaggi tra le linee dei calciatori azzurri. Atteggiamento da condannare, come per tutti.

PADOIN 0 – Ci si accorge della sua presenza nel momento in cui prova un timido mancino verso la porta di Reina. Inesistente in entrambe le fasi, interpretazione della gara da dimenticare e non si salva dal carro dei perdenti.

IONITA 0 – Sbaglia tutto quello che si può sbagliare, come già detto per Barella. Il filtro della mediana è inesistente e viene sistematicamente saltato dai passaggi forti e precisi che arrivano da difesa e centrocampo napoletani. Di solito abbina quantità e qualità, a Napoli risulta nullo in entrambi gli aspetti. L’apice lo raggiunge con un “liscio” nella propria area mentre prova a spazzare, poco dopo Rastelli decide che può bastare così e inserisce Joao Pedro. (dal 68′ Joao Pedro s.v. – Prova a fare la differenza con la sua tecnica ma entra in un match dove i suoi compagni sono in balia dell’avversario, schiaffeggiati in continuazione. Non riesce a cambiare la marcia, ma d’altronde oggi avrebbe fallito la missione anche il suo amico Neymar).

SAU 0 – C’è da dire che l’abito disegnato per lui, quello da esterno sinistro, è a tratti oltraggioso per un giocatore che dovrebbe fare l’attaccante e inventare la produzione offensiva. Sprecato in quel ruolo, non tocca praticamente palloni e vaga per il campo come un’anima in pena. Avulso nell’impianto (cosiddetto) “tattico” del Cagliari odierno. (dal 77′ Farias s.v. – Entra nello stadio dove un più famoso Diego ha fatto godere una città intera. Quando tutti ormai pensavano a come passare il sabato sera, approfitta della distrazione generale e sguscia tra le linee siglando il gol della bandiera che non serve a nulla, nemmeno a salvare i rossoblù dall’onta di una prestazione oscena).




BORRIELLO 6 – Attaccante di 35 anni da 20 gol (16 in campionato) in stagione, risulta essere l’unico combattente contro undici leoni, ma al suo fianco si ritrova dieci gazzelle. E’ il più combattivo tra i compagni. La sua prestazione non è sufficiente, sia chiaro, ma ci sentiamo di premiarlo per non aver mollato, per aver combattuto nel deserto, lasciato a predicare in una trequarti campana povera (per non dire priva) di maglie rossoblù. Scende fino a centrocampo a lavorare la palla, facendo quasi il falso nueve, gli si può davvero chiedere di più? Basterebbe solo un briciolo del suo atteggiamento per evitare la vergognosa prestazione odierna.

RASTELLI 0 – Cos’altro c’è da aggiungere? E’ inammissibile assistere all’ennesima debacle esterna, soprattutto con un’umiliazione simile, non tanto nel punteggio (per puro caso), quanto nelle statistiche e nell’inferiorità palesata dai rossoblù. Con una squadra salva e libera da ogni preoccupazione, aspettarsi qualcosa di più sarebbe il minimo. Ma, evidentemente, è questo che può dare il Cagliari di Rastelli in determinate partite. Non si chiama in causa la mentalità, quanto l’incapacità di reagire il gol preso nelle battute iniziali. Un insieme che alla 35a giornata appare stucchevole. Perdere contro il Napoli è assolutamente lecito, vista la superiorità di organico e organizzazione residente nei campani, ma assistere a una partita del genere risulta disgustoso.

NAPOLI: Reina 6, Hysaj 6.5, Raul Albiol 6.5, Chiriches 6.5, Ghoulam 7, Zielinski 6, Jorginho 6.5, Hamsik 8 (dal 69′ Rog 6), Callejon 7, Mertens 8.5 (dal 77′ Milik s.v.), Insigne 7.5 (dal 79′ Giaccherini s.v.). A disposizione: Sepe, Rafael, Maggio, Strinic, Maksimovic, Diawara, Allan, Pavoletti. All. Sarri 7

Mattia Marzeddu




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