Il Cagliari supera il Pescara regalandosi così la salvezza con quattro giornate d’anticipo. Un traguardo che permette a Massimo Rastelli di scaricare la tensione accumulata durante il match e nei giorni scorsi: “La pecca di questa gara è stata non chiuderla, perché poi è normale che con un avversario rapido come il Pescara, che aspetta i tuoi errori per ripartire in velocità, rischi di pareggiare o perdere. Noi abbiamo sbagliato in alcune circostanze nell’ultimo passaggio dove ci è mancata la lucidità, ma non era facile. Queste partite sono pericolose perché la vittoria sembra sia scontata mentre gli avversari non hanno niente da perdere, quindi c’è il rischio di sottovalutare l’impegno”.

Tre punti che sanciscono la matematica salvezza: “E’ vero che da qualche settimana siamo praticamente salvi, ma la matematica dà un sapore diverso. Quest’anno era importantissimo mantenere la categoria per poterci poi consolidare e per far crescere questa squadra. Per questo c’è grande felicità sia da parte mia che da parte dei ragazzi che ringrazio per quello che sono riusciti a dare nonostante le tantissime difficoltà. Dodici vittoria in Serie A non si fanno per caso. Una dedica? La dedico a tutti: staff, società, a tutti. È un grande traguardo. Voi sapete cosa significhi per il Cagliari fare la Serie A e mantenerla, per questo è giusto festeggiarla”. Le critiche nel corso della stagione? “Io sono molto autocritico con me stesso. Critiche ed elogi sono sempre ben accetti”.