Arzachena e arbitri, un rapporto complicato

Qualche decisione arbitrale controversa ha creato tensioni nel mondo biancoverde

Andrea Sanna in azione

Andrea Sanna, spesso vittima di falli duri da parte degli avversari

L’Arzachena vince e convince contro l’Avezzano, ma come già successo nella precedente gara casalinga perde due pedine fondamentali per la fine del campionato a causa di scelte arbitrali discutibili. Contro la Flaminia era toccato a Brack, espulso ingiustamente per un intervento duro ma in anticipo sul pallone, e a Giorico, allontanano dal campo per proteste. Nella domenica appena passata sono stati Aloia e nuovamente l’allenatore algherese a essere puniti dal direttore di gara per atteggiamenti eccessivamente vivaci dalla panchina. Il motivo? La reazione rabbiosa alla mancata espulsione di Lombardo, reo di aver commesso un fallo da ultimo uomo ai danni dello scattante Sanna, pronto a involarsi in solitaria contro il portiere marsicano.




Andando in ordine cronologico, già contro la Torres (gara terminata 1-1) Mauro Giorico si era detto deluso dall’arbitraggio, in particolare per il gol del pareggio di Faye, il quale colpì tutto solo di testa sfruttando una linea difensiva dell’Arzachena ferma in attesa della segnalazione di offside da parte dell’assistente. Successivamente Branicki cadde in area senza però vedersi assegnato il calcio di rigore, mentre allo scadere il triplice fischio arrivò proprio nel momento in cui Sanna si sarebbe trovato a tu per tu con Tore Pinna. “Abbiamo da recriminare per l’arbitro, non per l’impegno“, fu il commento del tecnico ospite nella sala stampa del “Vanni Sanna“.

Una tensione che poteva spegnersi in quell’immediato post-partita e che invece continua a infiammare il mondo smeraldino, fino alla multa inflitta dal giudice sportivo alla società di Menio Fiorini (che ha prontamente condannato il gesto) per, si legge nel comunicato, “aver i propri sostenitori rivolto cori offensivi nei confronti della LEGA […]”, in riferimento all’ultima uscita casalinga. Dopo Sassari, infatti, ci fu la sfida vibrante contro la combattiva Flaminia, dove Brack ricevette una discutibilissima espulsione per un intervento duro ma sul pallone e la signorina Pirriatore di Bologna perse il polso della gara, dominata in lungo e in largo da nervosismo e provocazioni. L’Arzachena vinse comunque 2-0, grazie alle parate di Ruzittu e alla doppietta di Sanna, ma dovette rinunciare al difensore centrale titolare e al proprio allenatore per la gara successiva contro il San Sepolcro.

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Proprio in terra toscana, tuttavia, si è verificato l’episodio che ha definitivamente incrinato i rapporti di fiducia tra le varie terne arbitrali e lo staff arzachenese. Dopo un primo tempo equilibrato, infatti, i padroni di casa si sono portati in vantaggio con un gol fantasma: tiro di Mencagli, palla che sbatte sulla traversa e che rimbalza poi nei pressi della linea. Per l’assistente è gol, per i sardi ovviamente no. E non basta l’immediato pareggio di Bonacquisti per portare a casa una vittoria che sarebbe stata decisiva per le sorti del campionato, l’1-1 dà speranza al Monterosi che nel frattempo gongola grazie a un calendario agevole e alla non-sfida contro il Foligno nella penultima giornata, pur rimanendo per ora a -1 dalla capolista. Infine, cronologicamente parlando, gli episodi di Avezzano. Prima l’ammonizione per Lombardo nonostante il fallo da ultimo uomo, poi l’allontanamento di Giorico e Aloia per proteste e il giallo generoso ai danni di Mithra, diffidato e quindi squalificato per la Nuorese.

Anche a Nuoro c’è grande insoddisfazione per la prestazione arbitrale in quel di Ostia, costata addirittura due espulsioni (Dinardo e Gallo) ai barbaricini, di cui una giunta con successivo rigore, in barba al nuovo regolamento che ha invece bandito questa formula. Nel turno precedente era stato il Muravera ad alzare la voce per presunti torti a favore del Monterosi, dimostrando ulteriormente quanto l’arbitraggio sia ormai diventato un fattore decisivo per le sorti delle partite. Al bando i vittimismi, però, Roberto Scirpoli, vice-Giorico, con grande classe ne parla a microfoni spenti sperando che sia il campo a decidere chi merita di vincere il campionato e non qualche fischio sospetto. Domenica Nuorese e Arzachena si daranno battaglia in quello che sarà il match più importante dell’intera stagione per entrambe le squadre, la tensione si taglierà a fette e solo un direttore di gara esperto potrà avere il polso della situazione: sarà una festa di sport, vietato rovinarla.

Oliviero Addis




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