Cagliari-Chievo, il questore: “Restrizioni mirate per i violenti”

Parlano questore e prefetto: col Chievo Sant’Elia più “aperto”

La Curva Sud del Sant'Elia

La Curva Sud del Sant’Elia

Ha fatto rumore la restrizione all’accesso al Sant’Elia per Cagliari-Torino di domenica 9 aprile, decisione presa da prefettura e questura dopo gli incidenti di due settimane fa a Sassari, con protagonisti gli ultras del Cagliari. Dopo la giornata di campionato che ha visto un Sant’Elia leggermente meno gremito (12.103 spettatori totali) anche per via dei vari vincoli, sabato prossimo si tornerà in campo nel capoluogo sardo con Cagliari-Chievo. Negli ultimi giorni tanti tifosi si sono chiesti se le disposizioni su obbligo di avere la Tessera del Tifoso per entrare, negazione di accesso ai possessori di voucher e altri aspetti sarebbero rimasti fino alla fine della stagione. Il pessimismo viene dissipato dal Questore, Danilo Gagliardi, che a cinque giorni dal match annuncia che “quanto accaduto a Sassari rappresenta una pagina triste. Responsabilità di un piccolo gruppo: la nostra risposta è stata dura e l’operazione non si ferma qui. Per sabato ci saranno restrizioni ma calibrate per colpire i responsabili”, riporta L’Unione Sarda.




“Abbiamo ricevuto le direttive del comitato per l’analisi sicurezza manifestazioni sportive. Ora nella riunione di coordinamento tecnico, insieme al Cagliari Calcio, verranno decise le prescrizioni”, ha detto il prefetto Giuliana Perrotta nell’ambito della festa della polizia, come riportato da L’Unione Sarda.




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