Cagliari-Torino, paura e allerta per l’ordine pubblico

Si temono intemperanze dopo le ultime vicende legate agli ultras rossoblù

Bandiere del Cagliari al "Sant'Elia"

Bandiere del Cagliari al “Sant’Elia”

C’è apprensione in quel di Cagliari in vista di quello che potrà succedere prima, durante e dopo la sfida di domenica pomeriggio (inizio ore 15) tra i rossoblù isolani e il Torino. Un match non certo di cartello, né caldo dal punto di vista della classifica o della rivalità con la tifoseria granata, ma che arriva dopo un paio di settimane roventi in seguito agli incidenti di Sassari, con protagonisti gli ultras cagliaritani.




Eventi ai quali hanno fatto seguito polemiche e dichiarazioni, più o meno azzeccate, da parte dei vari attori in causa, ma soprattutto vertici e decisioni in merito a restrizioni sull’accesso al Sant’Elia. I cancelli saranno aperti con ampio anticipo, alle ore 12.30, ma sugli spalti non potranno accedere i possessori di voucher (485 il numero di quelli sottoscritti ad inizio stagione), sistema che di fatto è tagliato su misura della tifoseria organizzata, fidelizzata ma non in possesso della Tessera del Tifoso.

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Ci sarà un’atmosfera strana, domenica, e la speranza è che tutto fili liscio dentro e fuori lo stadio, dove il Cagliari celebrerà i 47 anni dallo Scudetto (anniversario mercoledì 12 aprile) con la riproposizione delle maglie da gioco di allora. Tanti i rumors in merito a possibili intemperanze teppistiche, allerta elevata anche a causa degli episodi del passato, non solo quelli di Sassari ma anche quelli che nelle scorse settimane avevano colpito alcune tifoserie ospiti al Sant’Elia.




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