“Potevamo stare più in alto, tra il decimo e il dodicesimo posto”
Diego Farias morde il freno e dopo l’assenza a Palermo dovuta all’ennesimo contrattempo stagionale di natura fisica, si prepara ai tornare tra i disponibili in vista della sfida contro il Torino: “La salute è ciò che conta – racconta il brasiliano a La Nuova Sardegna – e quest’anno sono stato sfortunato da quel punto di vista. Stavo bene, sono tornato in campo con la Lazio, poi mi sono bloccato nuovamente. Mancano otto partite, spero di tornare e fare più gol possibili. Voglio aiutare il Cagliari ad arrivare in alto”.
“Potevamo stare più alto – continua Farias – tra il decimo e il dodicesimo posto, come dice il presidente Giulini. Adesso abbiamo otto finali e dopo la salvezza matematica puntiamo alla decima piazza. Non subiamo più goleade, infatti tra Fiorentina, Lazio e Palermo abbiamo preso due reti. Da gennaio lavoriamo duro sulla fase senza palla, e si vede. Il mister cura i dettagli, proviamo a vincere ovunque e contro chiunque. Stiamo migliorando anche sul piano dell’atteggiamento. A Palermo abbiamo iniziato in maniera poco brillante, ma vincere 3-1 e dominare nella ripresa non è da tutti. Adesso in casa contro il Torino dobbiamo replicare la gara fatta contro la Lazio, in casa con l’aiuto dei nostri tifosi è difficile batterci”.
Nonostante ciò, una parte della tifoseria pare ancora insoddisfatta: “L’allenatore sta facendo un grande lavoro. Sia in B che quest’anno ha raggiunto gli obiettivi. Siamo neopromossi e abbiamo 35 punti con otto gare ancora da giocare. Non capisco i dubbi. In B abbiamo compiuto un’impresa, basta vedere le fatiche che stanno facendo big come Verona e Bari. Avere tanti giocatori da serie A non basta per vincere e risalire. Il campionato è tosto e noi l’anno scorso in questo periodo eravamo in testa con più di 10 punti dalla terza. Siamo stati in testa dall’inizio alla fine”.