Palermo-Cagliari domenica alle 15 al “Renzo Barbera”
Quella di domenica prossima contro il Cagliari sarà una partita importante per il Palermo, che cerca tre punti pesantissimi per provare a tenere vivo il sogno salvezza, ma anche un giorno speciale per Diego Lopez e Nicola Salerno. L’allenatore e il direttore sportivo dei rosanero sono ex rossoblù, legati strettamente agli ultimi vent’anni di storia del sodalizio sardo.
“Le condizioni in cui abbiamo lavorato a Cagliari non sono mai state facili – dice oggi Nicola Salerno a L’Unione Sarda – Al Cagliari auguro sempre il meglio, domenica però dobbiamo vincere perché è una delle nostre ultime spiagge, contro un avversario difficile e un allenatore di qualità, perché se sali in Serie A vincendo il campionato e poi ti salvi tranquillamente vuol dire che sei bravo, al di là delle difficoltà delle ultime tre”, assicura Salerno, uomo mercato e sodale di Massimo Cellino in due avventure a Cagliari negli anni Duemila.
Sulla panchina rosanero ci sarà Diego Lopez, ex capitano del Cagliari, cagliaritano d’adozione e tanto altro. “Sarà emozionato – dice Salerno – L’ho voluto perché ci ho lavorato sia come giocatore che come allenatore, lavora tantissimo ed è una persona eccezionale, di lui mi fido totalmente”.
Dopo Cagliari e Leeds, ecco l’avventura palermitana per Salerno, che da Cellino era passato a Zamparini, ora sostituito da Paul Baccaglini nella strana e indecifrabile transizione del club siciliano. “Zamparini mi aveva chiamato tante volte, con lui sono amico, e poi sono abituato alle acque complicate – spiega il dirigente lucano – Salvarsi sarebbe un’impresa fantastica, Palermo e la sua gente meritano la Serie A, puntiamo ad arrivare ancora in corsa allo scontro dell’ultima giornata contro l’Empoli, bisogna rosicchiare qualcosa dei 7 punti che loro hanno di vantaggio, dobbiamo partire dalla vittoria contro il Cagliari. Quando sono arrivato a metà gennaio sapevo le difficoltà che avrei incontrato. Baccaglini? Ragazzo intelligente e aperto al dialogo”, conclude Salerno.