Una delle polemiche principali quando si parla del vivaio del Cagliari è quella sull’identità sarda, promossa a parole dalla dirigenza – nelle persone del presidente Tommaso Giulini e del responsabile del settore giovanile Mario Beretta -, ma che secondo i detrattori viene sconfessata dalle scelte fatte in sede di reclutamento.

Un’accusa dalla quale Beretta si è difeso così sulle pagine del Corriere dello Sport: “Non dobbiamo essere integralisti, su 250 tesserati soltanto 10-12 non sono sardi”, ha detto l’ex allenatore di Siena, Chievo e Parma (tra le altre), esultando invece perché “vedere i nostri ragazzi arrivare in prima squadra, su tutti Biancu (classe 2000) che sta facendo bene anche in azzurro (Nazionale Under 17, ndr), è una grande soddisfazione”. Beretta non nasconde la delusione per il pesante passivo negli ottavi di Viareggio Cup e afferma come “in campionato stiamo facendo bene, siamo forse la squadra più giovane”, ringraziando poi “società e presidente che credono molto nel settore giovanile”. Sabato a Sorso l’occasione per vedere, da parte del pubblico sardo, anche i due nordcoreani di recente aggregati: Han Kwang Song e Pak Yong Gwan. “Dobbiamo valutare Pak”, dice Beretta, che invece ha già detto la sua in toni entusiastici a proposito di Han, così come Canzi, Giulini e Capozucca.