Cagliari, Padoin: “Stregato da Giulini e Barella”

“Sogno di giocare nel nuovo stadio di Cagliari, qui sto benissimo”

Simone Padoin, centrocampista del Cagliari

Simone Padoin, centrocampista del Cagliari

Intervistato da Goal.com, il centrocampista del Cagliari Simone Padoin ha affrontato a tutto tondo i molti temi che riguardano la sua avventura cagliaritana, la carriera e il passato juventino. Il friulano si è detto “fiero ed orgoglioso del mio passato e della mia carriera, perché ho vinto tanto alla Juventus e ho ottimi ricordi dei miei ex compagni e tifosi”, ma ha anche rilasciato parole importanti sui colori rossoblù: “Prima di venire in Sardegna ero convinto che fosse la scelta giusta, ora posso dirlo con certezza”, ha affermato, aggiungendo che “il bilancio di 32 punti a questo punto del campionato è molto positivo, è anche vero che abbiamo avuto qualche alto e basso e, in particolare, c’è il dispiacere di aver perso alcune partite in maniera inspiegabile e troppo netta. Ecco, se magari avessimo perso “meglio” quelle gare, con risultati diversi e più contenuti, forse oggi la considerazione per quanto abbiamo fatto sarebbe diversa”. L’obiettivo è chiudere bene con le ultime 9 gare di campionato per “cancellare quei ricordi e impreziosire ulteriormente il nostro campionato: l’obiettivo è di terminare al meglio e chiudere con il maggior numero di punti possibile”.




A Cagliari è stata soprattutto la stagione di Marco Borriello: “Conoscevo Marco e non avevo dubbi che avrebbe fatto bene – racconta Padoin – Innanzitutto perché è un grande professionista e poi perché l’avevo seguito nella stagione scorsa di Carpi e Bergamo, dove aveva fatto bene. Dunque mi aspettavo una stagione così, anche perché lui sa sempre determinare: nel finale di quella stagione alla Juve segnò due gol decisivi per lo scudetto (il primo dell’era Conte, quello del 2012 ndr). Marco ha tanta qualità e altrettanta personalità, ero certo che avrebbe fatto bene anche quest’anno”.

Simone Padoin in azione, primo anno al Cagliari per lui (FOTO: Zuddas)

Simone Padoin in azione, primo anno al Cagliari per lui (FOTO: Zuddas)

Nell’intervista a cura del collega Sergio Stanco si parla anche di giovani (Padoin è prodotto del florido vivaio atalantino), e in mezzo ai prospetti del calcio italiano c’è anche il compagno di squadra Nicolò Barella: “Mi ha sorpreso – afferma -, non tanto per le sue qualità tecniche, perché quelle si vedevano, ma soprattutto per la personalità. Avevo già seguito qualche partita del Cagliari in Serie B lo scorso anno e mi ero reso subito conto che era un ragazzo interessante, ma quest’anno ha avuto una maturazione eccezionale: anche nei momenti difficili non si è mai perso e, anzi, spesso si è spesso caricato la squadra sulle spalle e l’ha trascinata. Te lo assicuro, non è cosa da poco per un ragazzo di soli 20 anni alla prima stagione in Serie A”.

Le parole più dolci sono però per la società e il presidente Tommaso Giulini. “Uno dei fattori che mi ha convinto a venire qui è stata la passione che ho visto in lui – spiega – Quando ci siamo parlati, ho visto subito che aveva grandissima ambizione e grandi idee. Devo dire che non mi sono sbagliato. Questo è un club importante e il fatto che voglia fare uno stadio nuovo lo dimostra”.

La chiusura è per il sogno del nuovo stadio di Cagliari e l’ambientamento in Sardegna: “Speriamo di giocare coi nostri splendidi tifosi nel nuovo stadio, io e la mia famiglia ci siamo ambientati alla grande a Cagliari, ho ancora due anni e mezzo di contratto e ho tutta l’intenzione di restare qui. Il mio obiettivo è crescere in questa squadra e in questo club, perché sono convinto che ci siano tutte le condizioni per fare grandi cose”.




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