Massimo Cellino, presidente del Cagliari dal 1992 al 2014

Massimo Cellino, presidente del Cagliari dal 1992 al 2014

Nessuna truffa ai danni dell’Aima e della Cee, né peculato. Così si chiude una vicenda durata quasi 23 anni, da quel 30 maggio 1994 in cui l’imprenditore Massimo Cellino (oggi proprietario del Leeds United Football Club, all’epoca presidente del Cagliari Calcio e titolare della Sem Molini Sardi) fu arrestato, con l’ordine di custodia cautelare firmato dal giudice Leonardo Bonsignore, su richiesta del sostituto procuratore Valerio Cicalò, in merito ad un presunto raggiro di 24 miliardi di lire alla Comunità Europea. Secondo i giudici di allora, Cellino avrebbe richiesto anticipazioni dalla Comunità Europea (Cee) per esportare semola couscous in paesi extracomunitari, facendolo però in tempi diversi da quelli comunicati.




Nel 2000 Cellino patteggiò una pena di un anno e due mesi, affermando di essere innocente e che la scelta di patteggiare era frutto della volontà di chiudere la vicenda, “evitando ulteriori sofferenze” alla sorella Lucina. Ieri, dopo quasi 17 anni, Corte di Cassazione ha dichiarato che quei contributi erano legittimi e non c’era stata nessuna truffa, mentre nel 2012 annullò le sanzioni di oltre 400 miliardi di lire irrogate alla SEM Molini Sardi, a Massimo e Lucina Cellino, assistiti dallo studio legale Tonucci & Partners, in particolare dagli avvocati Mario Tonucci e Giorgio Altieri, quest’ultimo già noto alle cronache sportive perché al fianco di Massimo Cellino in molte altre vicende inerenti il Cagliari Calcio.

Mercoledì 8 marzo 2017 la Cassazione ha annullato anche la richiesta di restituzione dei contributi all’esportazione, quantificati all’epoca in oltre 80 miliardi di lire, sciogliendo da quel vincolo Massimo e Lucina Cellino, ma anche l’allora Comandante delle navi, Gavino Marengo.




Commenti Facebook


Facebook
Facebook
Twitter
Visit Us
Follow
Google+
YouTube
Instagram

Lascia un commento