Lunga intervista, quella rilasciata da Marco Borriello all’Unione Sarda. Il bomber napoletano, protagonista di una stagione da record con la maglia del Cagliari, ha viaggiato a 360 gradi su una strada che sembra voler frequentare a lungo.

“Mi aspettavo il calore di una piazza come Cagliari, ma quando sono arrivato l’entusiasmo della società mi ha colpito. Sono stato messo al centro del progetto”, dice l’ex (tra le altre) Roma e Juventus, a caccia del record personale in Serie A (19 reti) e di quello stagionale in casa Cagliari (Suazo, 22). E quando si parla di numeri spunta sempre fuori l’ormai famoso siparietto con l’amico Bobo Vieri, in estate. I due si allenavano da soli e, a suon di video sui social network, davano vita ad una sorta di ping pong. “Se fa più di 15 gol gli pago una vacanza”, disse Vieri. “Credo fosse una battuta – taglia corto Borriello – Però è stata da stimolo, non so se si riferisse a 15 gol totali o solo in campionato (è a quota 11). Adesso voglio togliere i dubbi e fare almeno 15 solo in campionato. Le mie vacanze sono un po’ costose”, assicura.

A stupire, di Borriello, è la condizione atletica, clamorosa per un calciatore classe 1982. Sul salutismo del calciatore si è detto e scritto tanto: “Oltre al talento, ho un ottimo motore, sono sempre stato attento all’alimentazione e sono riuscito ad allenarmi da solo. Questo è stato sufficiente per presentarmi a Cagliari in condizioni accettabili”.

Tema Rastelli: i punti ci sono, il gioco meno. “Sono con lui – assicura Borriello – Persona eccezionale dal punto di vista umano, sto vivendo una seconda giovinezza, non abbiamo sempre giocato bene ma il mister ha raramente avuto la squadra al completo, è al primo anno di Serie A, ha la fiducia della squadra e secondo me stiamo mettendo le basi per il prossimo anno”.

Su Giulini: “Mi ha subito mostrato grande fiducia, credo di averla ripagata, siamo nati lo stesso giorno e non possiamo litigare…”.

12 partite alla fine, l’obiettivo è “fare il gol perfetto”, il rammarico è rappresentato da “il palo preso di testa contro la Roma (all’andata al Sant’Elia ndr) e il rigore sbagliato contro la Lazio”. Quando si parla di Cagliari non si può cadere sul fronte Gigi Riva: “Lo conobbi in Nazionale nel 2008 (Riva era ancora team manager a Coverciano ndr), a Cagliari ho avuto l’incredibile prova di quanto sia una leggenda per questo popolo. Sono un po’ come lui: riservato, abitudinario, non sono uno a cui piace farsi vedere in giro, a volte educazione e riservatezza vengono fraintese”.

Con Cagliari il feeling è forte: “Sto ricevendo affetto ed entusiasmo, qui mi sono rimesso in gioco, il clima è eccezionale e le carriere si allungano grazie ai benefici fisici. Io in hotel? Mi piace, sono single, trovo tutto pulito e pronto e non devo pensare a nulla se non al mio lavoro. Ovviamente se avessi una famiglia qui mi piacerebbe avere una casa, ma per ora va bene così”.

Se in estate si parlava tanto del Borriello mondano, la realtà ha dimostrato il contrario: mai un gossip o una voce fuori posto, solo gol e lavoro. “Sto spesso ad Assemini con i compagni e il mio fisioterapista, quando sono libero torno a casa. Il gossip non è la mia dimensione, essere stato fidanzato con Belen mi ha messo sotto i riflettori, però i novanta gol in Serie A credo siano sufficienti per parlare del Borriello calciatore”.

Prossima fermata l’Inter: “Siamo in una bella posizione in classifica, abbiamo vinto all’andata, dobbiamo provarci pur sapendo che sarà difficilissima, ma avremo il nostro pubblico accanto”.

La domanda è ovvia: Borriello sarà al Cagliari anche il prossimo anno? “C’è il rinnovo automatico a salvezza acquisita, mi piacerebbe rimanere più di un anno, certo nel calcio… Poi ho cambiato squadra ogni sei mesi – specifica – Qui a Cagliari mi trovo molto bene, vedremo cosa accadrà”.