La polemica via Facebook dopo il trionfo rossoblù
La stagione del calcio femminile regionale è stata tormentata, da quando la Torres, che avrebbe voluto disputare la Serie B fu stoppata sul nascere e costretta a passare per una promozione sul campo dalla Serie C. Una ratifica che è arrivata nei giorni scorsi, con la netta vittoria del triangolare all’italiana contro Villacidro e Arcidano, nel quale le ragazze di Tore Arca hanno polverizzato la concorrenza.
I festeggiamenti legittimi della neonata società rossoblù, che mira a riportare in auge un fiore all’occhiello dello sport sardo come la Torres femminile, sono stati in parte sporcati dalla polemica via social innescata dall’Arcidano, società che nell’ultima giornata della Serie C non si è presentata sul campo, lasciando le sassaresi a festeggiare e alzare la coppa.
Nel fare i complimenti alla Torres, l’Arcidano aveva commentato un post della società rossoblù su Facebook, esprimendo “qualche remora riguardo alla sportività della società Torres, soprattutto per il mancato rispetto del ‘gentleman agreement’ che a suo tempo venne concordato tra (l’allora) sedicente responsabile Sig. Alessandro Bartoli e le altre due squadre partecipanti al torneo (Villacidro e Arcidano), in cui si stabiliva che, visto il carattere molto circoscritto del torneo e visti gli impegni delle altre società, le date in calendario stabilite dalla FIGC fossero puramente indicative e che quindi stava alle società stabilire di volta in volta data e orario di svolgimento delle competizioni. La società Torres era da tempo informata che la SSD Arcidano non avrebbe avuto possibilità di partecipare alla gara del giorno 19 febbraio in quanto il giorno 18 era impegnata in una gara di un altro campionato (Calcio a 5 femminile serie C girone B) e che non sembrava opportuno far svolgere alle stesse calciatrici due gare in 24 ore: la società Torres ha rifiutato tutte le richieste di spostamento della gara”.
L’accusa del club oristanese è circoscritta: “Per i non addetti ai lavori – si legge – si precisa che l’iscrizione della SSD Arcidano nel campionato era fondamentale per lo svolgimento dello stesso infatti la FIGC difficilmente indice campionati con meno di tre squadre iscritte. L’eventuale mancanza del numero di società avrebbe impedito lo svolgimento del campionato per cui la Soc. Torres avrebbe dovuto aspettare i canonici tre anni di anzianità di iscrizione alla FIGC per ottenere i ripescaggio per la serie B. Per onore di cronaca va detto che, immediatamente dopo la conferma dello svolgimento del torneo, la Soc. Torres ha rimosso dalla sua posizione di referente il Sig. Alessandro Bartoli facendo in modo che l’accordo preso non avesse alcun seguito”, la chiosa del commento a firma SSD Arcidano e del suo presidente, Marco Zedda.
La risposta della Torres non si è fatta attendere: “I rapporti tra la Federazione e le associazioni sportive organizzatrici del Campionato regionale di Serie C femminile sono stati portati avanti dal mese di settembre a quello di dicembre 2016 – scrive la Torres in una nota – in prima persona dai presidenti delle stesse e dal Segretario Regionale della Figc ed in ultima battuta dal neo Presidente regionale. La Società ASD FC Sassari Torres Femminile non si è mai impegnata ad affrontare un campionato con date e orari provvisori, men che meno si è resa disponibile a variazioni se non per cause di forza maggiore. Questo in virtù del fatto che le stesse date furono già richieste dal Presidente del SSD Arcidano calcio Femminile sulla base dei propri impegni, accettate e convalidate con comunicato ufficiale dal Comitato Regionale. La nostra Società ha accettato di buon grado le date fornite dal Presidente Zedda senza opporsi e programmando la propria stagione sulla base delle stesse”.
“Per i non addetti ai lavori – continua la risposta sassarese -, nessuna società di calcio parteciperebbe a un torneo se non lo volesse. Evidentemente questo non è il caso dell’Arcidano che, vistosi obbligato dai sassaresi impiccababbu, ha dovuto repentinamente iscrivere la propria squadra di calcio a 5 anche al campionato di calcio a 11 di fatto regalando con largo anticipo la vittoria ai bruti. Orgogliosi di esserlo ma la storia è un’altra: l’Arcidano volontariamente ha partecipato alla costituzione di questo campionato, ha deciso, come già scritto, il calendario delle gare, si è presentata a ranghi incompleti per la sfida in casa del Villacidro, posto poi ritirare la squadra nella prima frazione di gioco presentando successivamente un incomprensibile ricorso per le condizioni del campo (omologato FIGC). Non presentandosi a Sassari, senza preavviso, per la 5° gara di campionato ha perso un’occasione per rispettare lo sport e le ragazze che lo praticano”.
“Ci rendiamo conto che portare avanti una squadra di calcio a 11 femminile in Sardegna sia molto difficile e complicato – continua la nota – ma il nostro impegno è stato fin dall’inizio dare professionalità, serietà, dignità e onore a questo sport e al campionato che, seppur con sole tre squadre partecipanti (noi stessi avremmo sperato fossero di più), sarebbe stato l’occasione per riaccendere i motori del movimento calcistico femminile isolano.
Avremmo sperato in un diverso rispetto per le atlete, gli staff tecnici, le città e la Federazione verso cui la nostra Società ha grande stima e per questo non possiamo accettare quanto letto e reso pubblico, pertanto diffidiamo chiunque volesse sarcasticamente criticare il nostro lavoro e dello stesso Figc Lnd Comitato Regionale Sardegna, dal farlo”.
“Pur non portando rancore nei confronti dell’Arcidano, crediamo sia davanti gli occhi di tutti che domenica abbia perso due volte lo sport femminile, in occasione della mancata partecipazione alla gara prima e della pubblica nota in un nostro post di festa poi, non dando di certo una bella immagine di se stesso”.