I nostri giudizi dopo Dinamo-Milano, finale di Coppa Italia
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Tau Lydeka
Report del match: Olimpia Milano-Dinamo Sassari 84-74
Pasquini: “Fatta una grande gara”
Bell 5 – Sembra ingranare nel buon primo tempo, scompare nel secondo tempo e sbaglia il canestro che avrebbe potuto riaprire la gara facendone un salvatore.
Lacey 6 – Primo tempo da manuale, trascinatore come già gli capita da tempo. Si eclissa e prova a risollevarsi nel concitato finale, ma non è più aria.
Devecchi 5.5 – A fasi alterne, è uno degli ultimi a mollare però non è un fattore, diversamente da sabato.
D’Ercole 5.5 – Appena 5 minuti in campo, non trova le misure né davanti né dietro.
Sacchetti 5.5 – Stavolta l’arma tattica non si rivela tale, e i suoi 20′ sono di sofferenza. Una tripla in apertura fa ben sperare, ma non sarà serata di miracoli.
Lydeka 6.5 – Costante, sempre presente e preciso, la sua partita è condita di tutto quello che il suo ruolo impone. Non basta.
Savanovic 6 – Fatica dal punto di vista fisico e atletico, e c’era da aspettarselo. Milano gli chiude la strada in post-basso, dove va pochissimo, e deve remare contro corrente. Sua la tripla che ridà vana speranza ai sardi.
Carter 6 – Partita di buona sostanza in 16′ per l’ala, che firma 8 punti (2 triple) e ben si comporta a livello tattico. Pasquini lo rimanda in campo per il rush finale, dove però non tira fuori conigli dal cilindro. Si prende alcuni tiri forzati, fuori dai giochi e senza compagni a rimbalzo.
Stipcevic 6.5 – La peggior serata delle tre vissute a Rimini, fatica contro Hickman e Cinciarini, poi però è lui con un paio di giocate a far credere che ci possa essere gloria. Le magre odierne non sgualciscono una stagione sin qui prodigiosa, e dove c’è ancora tanto da giocare.
Lawal 6.5 – Segna 13 punti con 7 rimbalzi (4 offensivi), piazza anche una gran stoppata nel primo tempo. Eppure non azzanna mai la scena.
Monaldi ed Ebeling non entrati
Federico Pasquini 6 – Dinamo mai doma, che rende orgogliosi tutti. Manca un po’ di fisicità e lo si sapeva, il merito è quello di non cedere quando Milano apre il gas, poi in volata mancano precisione e un pizzico di fortuna. I sardi fanno partita pari contro la corazzata, e non è poco
Fabio Frongia