Nuovo stadio Cagliari: martedì si chiude in Comune, poi gli altri passi

Il punto sul percorso verso i nuovi stadi di (e del) Cagliari

Lo stadio Sant'Elia visto dall'esterno (foto: Sardegna Sport)

Lo stadio Sant’Elia visto dall’esterno (foto: Sardegna Sport)

Il Consiglio comunale di Cagliari discuterà e voterà definitivamente martedì prossimo, 21 febbraio 2017, la Variante urbanistica al Puc (Piano urbanistico comunale), “relativa alla disciplina prevista dall’art. 64 delle norme tecniche di attuazione, QN 15 Borgo Sant’Elia – Su Siccu, sottozona GP1, aree pertinenziali stadio Sant’Elia – Approvazione definitiva”. Un passaggio fondamentale e conclusivo, per quanto riguarda l’iter presso il Comune di Cagliari, sulla strada che porta al nuovo stadio. Una volta ottenuto l’annunciato ok dell’Assemblea di Palazzo Bacaredda, la Variante al PUC passerà agli uffici tecnici regionali (nella fattispecie il C.T.R.U.), per arrivare quindi alla pubblicazione nel Bollettino della Regione.




ORA NUOVI PASSI – Dopo l’approvazione della variante, si tornerà nell’alveo della legge sugli stadi, quindi il Cagliari presenterà il progetto definitivo, il Comune lo dichiarerà di interesse pubblico e si partirà con la gara di appalto per la realizzazione dello stadio. Quello della approvazione della variante è un passaggio imprescindibile, nel momento in cui il Cagliari Calcio decise mesi fa di non avvalersi della legge sugli stadi, cosa che avrebbe potuto fare mettendosi al riparo da ogni intoppo politico-burocratico. La società di Tommaso Giulini, invece, ha scelto la strada del dialogo con la politica, cercando l’ok di concerto con tutte le componenti, per poter lavorare ai prossimi step: apertura del cantiere dello stadio provvisorio (accanto all’attuale “Sant’Elia”, lato Distinti) entro aprile, quindi presentazione del progetto definitivo a metà anno. L’approvazione del progetto definitivo e la conseguente dichiarazione di pubblica utilità avverranno in sede di conferenza di servizi, cioè un organismo tecnico. Di fatto la politica cagliaritana uscirà dal gioco martedì prossimo, i successivi passaggi saranno esclusivamente tecnici.

OTTIMISMO FRUTTIFERO – La fumata bianca definitiva in Consiglio comunale arriva dopo mesi di discussione, e senza che siano pervenute osservazioni tecniche nei due mesi che la procedura imponeva di attendere. Una buona notizia che ha mantenuto alto l’ottimismo da sempre ostentato sia da Massimo Zedda che da Tommaso Giulini, ora concentrato sui prossimi 5 mesi nei quali far sorgere lo stadio provvisorio (16 mila spettatori ospitati nelle tribune Innocenti dell’attuale “Sant’Elia” e nella Main Stand dell’ex Is Arenas, dove giocare almeno le prossime due stagioni), e dove pensare concretamente (progetto, sponsor, naming rights, finanziamenti, idee nuove o ulteriori sul rendering di dicembre 2015) all’obiettivo finale, lo stadio (21 mila spettatori o capienza più grande?) da inaugurare nel 2020, secondo i sogni che tutte le parti continuano a mantenere vivi in modo convinto.

Tommaso Giulini e Massimo Zedda davanti al Consiglio Comunale

Tommaso Giulini e Massimo Zedda davanti al Consiglio Comunale

L’ASSESSORE COMUNALE – “La Città metropolitana, che sostituisce la Provincia, ha stabilito che per la variante non c’è bisogno della Vas, la valutazione ambientale strategica – dice oggi a L’Unione Sarda l’Assessore all’Urbanistica Francesca Ghirra -, e l’Adis ha dato il suo parere favorevole a tutti gli aspetti che riguardano la compatibilità idrogeologica”.

CURIOSITA’ SUL C.T.R.U: uno dei membri è quell’architetto, Sandro Roggio, che stilò la relazione tecnica per conto della Procura della Repubblica di Cagliari sull’impianto di Is Arenas, nell’ambito dell’inchiesta che avrebbe portato in carcere due dirigenti del Comune di Quartu, l’allora Sindaco Mauro Contini e l’ex presidente e proprietario del Cagliari Calcio, Massimo Cellino. Roggio, nella sua relazione, parlò di abusi e violazioni normative, sentenziando l’abusività e l’inamovibilità dell’opera. Sconfessata nei fatti, quest’ultima, dalla poi avvenuta rimozione delle strutture, che andranno in larga parte a costituire il nascituro stadio provvisorio che ospiterà il Cagliari.

I TEMPI IN REGIONE – Sul passaggio in Regione (che ha già valutato di interesse pubblico la costruzione del nuovo stadio), per il necessario parere del Comitato tecnico, c’è ottimismo. Il C.T.R.U. va convocato entro 30 giorni dalla ricezione da parte della Regione della delibera comunale di variante al PUC (ipoteticamente questo avverrà giovedì-venerdì prossimi), e deve poi decidere entro 60 giorni, ma c’è fiducia che la decisione possa avvenire in tempi molto più rapidi. A quel punto gli atti potranno essere pubblicati nel Bollettino della Regione, dopo il ritorno al Comune di Cagliari. La società rossoblù ha l’obiettivo di aprire il cantiere per lo stadio provvisorio entro fine marzo-primi di aprile, così da avere 4-5 mesi per finire lo stadio provvisorio. Entro fine 2017 si cercherà di posare la prima pietra del nuovo stadio, con il sogno di giocarci nella stagione 2019-2020, o in quella successiva. L’appuntamento con il centenario del Cagliari è fissato per il 30 maggio 2020.

Fabio Frongia




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