Tra infortuni e squalifiche, la stagione di Joao Pedro è stata fin qui un percorso ad ostacoli. Il suo rientro tra i disponibili è una delle note più liete, in casa Cagliari, in vista della trasferta genovese contro la Sampdoria. Dopo tre settimane ai box, durante le quali è stato “prestato” alla Primavera di Max Canzi, il brasiliano morde il freno in vista del ritorno in campo.
“Non vedo l’ora di giocare. Il campo mi manca da morire – afferma Joao Pedro a La Nuova Sardegna – durante queste tre settimane ho lavorato duramente e le partite con la Primavera mi hanno aiutato a sentire i ritmi di gioco. Ma la squalifica presa a Roma è stata ingiusta, una mazzata. Era un’azione tranquilla, sono arrivato in ritardo su Strootman. Si vede anche in tv che lo dico all’arbitro, ma non mi ha risposto. Mi sono anche scusato con tutti ma non è servito a niente”.
Testa al futuro adesso, un futuro a tinte blucerchiate. L’obiettivo è conquistare quei punti necessari per archiviare definitivamente il discorso salvezza: “Domenica a Genova servirà la partita perfetta. Il presidente chiede motivazioni vincenti e lo accontenteremo. Ma anche quando abbiamo perso abbiamo sempre avuto l’atteggiamento giusto e remato tutti per la squadra”. All’andata la squadra di Giampaolo uscì sconfitta dal Sant’Elia grazie al suo gol e a quello di Melchiorri: “Mi aspetto una partita simile, ad alta intensità. Loro giocano un buon calcio, pressano e non danno riferimenti. Noi pure e la stiamo preparando bene. Pronto a giocare dietro a Sau e Borriello? Voglio aiutare la squadra a vincere e so di poterlo farle”. Joao Pedro parla ormai con la sicurezza di un veterano. Arrivato in rossoblù nel 2014 dopo una precedente esperienza a Palermo nel 2011: “Zamparini non sapeva neppure chi fossi ma firmai un quinquiennale. Mi ha aiutato molto, ha i suoi momenti, basta solo saperlo prendere. Lopez? Diego è bravo, farà grandi cose”.
Domenica sera, dopo la sconfitta contro la Juventus, il presidente Giulini ha “chiesto” il decimo posto: “Possiamo farcela. Siamo una neopromossa, con metà rosa nuova ma decimata dagli infortuni. In molte partite, anche quelle con tanti gol presi, siamo stati condannati dagli episodi. Adesso il gruppo si sta ricomponendo e il morale è diverso. Tifosi e società possono stare tranquilli”. Per quanto riguarda la salvezza è troppo presto per parlare di discorso archiviato? “Mancano ancora troppe giornate, non ci fidiamo. Adesso ci aspettano Sampdoria, Crotone, Inter e Fiorentina. Tutte partite molto dure. Abbiamo 27 punti ed è meglio non sbagliare niente”. Il suo ruolino personale, finora, parla di otto partite giocate e due gol siglati. Ha un obiettivo personale? “Chiedo solo salute e continuità. Poi mi farò valere anche in zona gol”.