Sarà un mese tosto quello che attende il Cagliari. Estremamente tosto. I rossoblù, infatti, incroceranno le armi con alcune tra le squadre più in forma del torneo o alla disperata ricerca di punti per inseguire i propri obiettivi. Fortunatamente – verrebbe da pensare – il margine di distanza dalla zona calda regala ampi spiragli di serenità in vista delle prossime calde settimane.
Il tour de force – manco a dirlo – inizierà con la Juventus. E non potrebbe esserci metodo più diretto per acclimatarsi a questo mese di fuoco. I bianconeri, probabilmente, non sono la squadra più in forma del campionato, ma sono certamente la squadra più forte. Strappare dei punti ai ragazzi di Allegri sarebbe, obiettivamente, il classico grasso che cola. Un sogno nel cassetto, ma pur sempre un sogno. Diverso il discorso per quanto riguarda la prestazione. Una prova anemica e priva di mordente sarebbe difficilmente digeribile dalla piazza. Dopo la sfida interna contro i bianconeri, Dessena e compagni sono attesi da due trasferte consecutive. Avversarie due squadre che affrontano momenti diametralmente opposti. Prima la Sampdoria di Marco Giampaolo che, archiviato il discorso salvezza, può permettersi di giocare a briglia sciolta e raccogliere successi di prestigio. Poi il moribondo Crotone di Nicola, con un piede e mezzo in cadetteria e lontano parente di quello ammirato la scorsa stagione. Inevitabile auspicare e attendersi quantomeno due punti da queste due trasferte. Risultati che metterebbero (ulteriormente) al riparo i rossoblù da improbabili sorprese.
Dopo queste due trasferte si aprirà un mini-ciclo decisamente duro: Inter-Fiorentina-Lazio. I neroazzurri non sono neanche lontanamente paragonabili alla banda del buco targata De Boer. La cura Pioli ha sortito i suoi effetti: Icardi e compagni sono adesso più quadrati e pragmatici, sono riusciti ad issarsi fino al quarto posto e (probabilmente) sono al momento la squadra più in forma dell’intera Serie A. La Fiorentina di Paulo Sousa è la bella e incompiuta del campionato. Umorale e discontinua, rappresenta comunque un osso duro in riva all’Arno. Per concludere la Lazio: forse neanche il più ottimista tra i sostenitori biancocelesti avrebbe previsto una stagione simile, quel che è certo è che il giocattolo costruito da Simone Inzaghi funziona decisamente bene e ambisce con merito all’Europa. Raccogliere tre punti nell’arco di queste tre partite è auspicabile ma tutt’altro che scontato. Ecco perciò che sarà determinante (anche in questo caso) l’atteggiamento col quale i rossoblù scenderanno in campo. Un mese chiave in ottica salvezza, incroci nei quali il Cagliari dovrà mostrare (o ribadire?) prima di tutto a sé stesso di essere una squadra matura.
Stefano Sulis