Cagliari-Napoli, Ballardini: “Eravamo sull’aereo, poi il miracolo”

Il tecnico ravennate ricorda l’epica partita di nove anni fa

Davide Ballardini sulla panchina del Cagliari

Davide Ballardini sulla panchina del Cagliari

Esattamente nove anni fa il Cagliari vinceva una delle partite più epiche della sua storia: 2-1 al Napoli, al “Sant’Elia”, con gara ribaltata nei minuti di recupero (gol di Matri e capitan Conti) e inizio di una cavalcata che avrebbe portato ad una clamorosa salvezza.

A raccontare quel momento è uno dei protagonisti, l’allenatore del Cagliari di allora, Davide Ballardini. Il tecnico ravennate arrivò al capezzale di una squadra ormai spacciata, ma il varo del 4-3-1-2 che sarebbe diventato un marchio di fabbrica tuttora in vigore ad Asseminello e gli innesti di Cossu, Storari e Jeda resero possibile l’impresa. Uno dei bucanieri di Ballardini era quel Diego Lopez che oggi allena il Palermo, sedendo sulla panchina che a inizio stagione fu proprio dell’ex nocchiero della Lazio.




Curioso che l’avventura di Lopez inizi proprio dal Napoli, in un San Paolo ostico ma che ricorderà a “El Jefe” un’altra rimonta pazzesca (gol suo e di Conti) per il 2-2 finale. “Quella col Napoli, il 27 gennaio 2008, fu la mia prima vittoria in Serie A, e che vittoria! – dice Ballardini al Corriere dello Sport – Sono emozioni indelebili, il Cagliari non meritava di perdere ed era sotto per il gol di Hamsik. Fummo colpiti ma non affondati, mi vedevo già sull’aereo per tornare a casa, perché avevo già perso due gare, contro Udinese e Reggina, totalizzando zero punti e gol all’attivo. In tribuna c’era Carlo Regno – racconta – che ancora non lavorava con me ma seguiva gli allenamenti, accanto al presidente Cellino: una nuova sconfitta ci avrebbe scavato la fossa. E invece… Il quarto uomo alza il cartello del recupero e vedo: quattro minuti. Titoli di coda di un’avventura che sembrava finita”.

Cagliari-Napoli 2-1 del gennaio 2008 è qualcosa che rimarrà nella storia per sempre, tuttora le immagini di quell’incredibile pomeriggio sono attuali per i tifosi rossoblù. Le parole di Ballardini confermano l’eccezionalità di quella giornata: “Pensavo: domani tutti a casa con la coda fra le gambe. So bene che funziona così. E invece, in quei pochi secondi rimasti, siamo scesi dalla scaletta. La mia storia e quella del Cagliari cambiarono. Al 93′ pareggiammo con Matri e poi, nel recupero del recupero, arrivarono il colpo di testa di Conti e l’incredibile successo. Regno e Cellino si abbracciarono in tribuna, poi il presidente scese negli spogliatoi. Da lì, il pareggio a Torino con la Juventus, il formidabile recupero, l’impresa straordinaria. I miracoli nel calcio esistono e sono il frutto della crescita ovviamente se te ne danno il tempo”.




Non manca un ricordo di Diego Lopez. “Era un capitano e un condottiero – spiega il ‘Balla’ -, giocò quella partita da centrale di difesa, un ragazzo perbene, un po’ introverso, dava tutto per la sua professione e per il Cagliari. Ci conquistammo la fiducia dei ragazzi giorno per giorno, prima regnavano pessimismo e rassegnazione. In certi casi i leader sono indispensabili. Un elemento come Lopez fu di straordinaria importanza anche perché si comportava già come un allenatore. Un aiuto prezioso, uno dei pilastri della riscossa assieme a Conti e Storari”.

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