C’è tutto un altro clima, in casa Cagliari, dalle vacanze di Natale in poi, e la schiacciante vittoria sul Genoa ha dato una spinta forse, si spera, definitiva alla squadra di Massimo Rastelli. Il quale parla alla Gazzetta dello Sport con animo decisamente più sereno rispetto a quello di un paio di settimane fa. “Decisivo un confronto con il presidente Giulini e il vice Filucchi, oltre al direttore sportivo Capozucca, anche le frizioni servono a crescere”, dice il tecnico, che torna sul tema caldo di gennaio: l’addio di Marco Storari.
“E’ andato via per una valutazione tecnica: vogliamo ringiovanire la rosa, non accettava che il posto non fosse garantito. Capozucca sta lavorando in prospettiva – dice Rastelli – Faragò (appena arrivato e subito disponibile ndr) e Bisoli (accordo per l’arrivo dal 1° luglio ndr) sono gli uomini giusti, serve un terzino sinistro. E Ionita torna in campo: ci è mancato molto in questo periodo”, gioisce il nocchiero campano, alla prima stagione in Serie A.
Rastelli si mostra poi molto fiducioso: “Il vero Cagliari lo vedremo d’ora in avanti – prevede Rastelli – Mi aspetto tanto da Joao Pedro, Barella e Murru. E poi spero che Borriello continui a segnare. Isla? Risorsa immensa, mentre Dessena migliora di gara in gara”. Guai però ad abbassare la guardia: “Crotone, Pescara e Palermo spacciate? No, ci sono più di 50 punti in palio, la corsa salvezza non è chiusa”.
La chiusura è per la difficile gara di domenica a Roma: “Ci stiamo preparando bene – afferma – Torna Bruno Alves, mancano Capuano squalificato, Di Gennaro, Padoin, Melchiorri e Ionita infortunati. Per la Roma cambia poco: ha ritrovato solidità difensiva, non ha Salah, ma vince come solo le grandi sanno fare. E la Juve è lì”.