E’ un Marco Borriello scintillante, quello che il Cagliari si gode in una stagione da record per punti conquistati. Il napoletano, che va per i 35 anni, in estate si è presentato all’ultimo ma tirato a lucido, subito prolifico e trascinatore. Un breve passaggio a vuoto prima della sosta, ora di nuovo roboante con l’attacco rossoblù che al cospetto del Genoa è tornato vorace.
In numeri in Sardegna sono sbalorditivi, e in pochi (forse nessuno) credeva che potesse subito diventare protagonista come anni fa a Genova, Milano o Roma. Meglio credere al “velino” con la pancia piena e la fame solo di gossip. Tutt’altro, quello odierno è un Borriello che ha testa solo per benessere, lavoro e, ovviamente, gol. “Quest’estate con Giulini è bastata una stretta di mano”, le parole riportate dalla Gazzetta dello Sport, ed è inevitabile parlare del grande obiettivo di Borriello: la Nazionale. “Non vedo fenomeni in giro”, aveva detto qualche giorno fa, e ribadisce: “Il primo segreto è che in questo gruppo sto lottando davvero per questo – dice il campano – Il secondo è che biologicamente non ho 34 anni, sono un ragazzino. La nutrizione mi ha cambiato la vita. Sto meglio. Ho rimodellato le mie masse muscolari, peso sette chili meno rispetto a quando giocavo nella Roma”, racconta la Rosea.
Il ruolino parla di 20 presenze totali (una in Coppa Italia, 4 gol alla Spal al debutto, tanto per gradire), 9 reti in campionato, solo 2 (quella di Genova e quella alla Fiorentina) ininfluenti per le fortune del Cagliari. “Sono un giocatore affidabile – dice Borriello di sé stesso -, so cosa significa avere esperienza in A e trovare ragazzini più veloci. Ma so anche che posso sbagliare meno”.