L’Olbia è al centro dell’attenzione per la grande e improvvisa attività sul mercato, con tre acquisti (il portiere Ricci, il centrocampista Benedicic e l’attaccante Ogunseye) piazzati in altrettanti giorni. Ce n’è abbastanza per fare un bilancio, e per guardare ad una rosa molto assortita nelle mani di Michele Mignani, che molto bene si è comportata nella prima parte di stagione.

“Seguivamo tutti e tre da tempo – dice il direttore sportivo dell’Olbia, Pierluigi Carta, a TuttoLegaPro.com – Ogunseye lo avremmo voluto già in estate, ma il Prato aveva un accordo con l’Inter e abbiamo dovuto aspettare”. Carta conferma come ora ci si possa riposare sul mercato, guardando alla ripresa del campionato alle porte e rimanendo vigili: “Nessuna urgenza, né ricerca spasmodica – dice Carta – Guardiamo al futuro, ai giovani e alle eventuali occasioni che dovessero presentarsi”.

Nessun nuovo arrivo da Cagliari, annuncia Carta, dopo l’infornata estiva degli ex Primavera. “Siamo contenti del progetto creato, l’obiettivo è evitare che molti sardi si perdano girando l’Italia con prestiti non mirati e non valorizzanti – analizza Carta – Dobbiamo lavorare per scovare e valorizzare i nuovi Cossu, Sau, Zola. Sono sicuro ci siano, è un lavoro lungo e dispendioso ma è fondamentale per la Sardegna”.

Inevitabile qualche cessione anche se “non vogliamo mandare via nessuno”, dice Carta, anche perché “tutti, anche chi ha giocato meno, si è fatto sempre trovare pronto. Se poi qualcuno vorrà andare via, ci siederemo a un tavolo e ne parleremo”.

Uno dei pezzi pregiati dell’Olbia è Ragatzu, decisivo in tante partite: “Sta mostrando il suo valore – dice Carta, che lo conosce da una vita -, come quando debuttò giovanissimo in Serie A, non ci sono richieste ufficiali, se arriveranno le valuteremo con il calciatore, che però sta bene a Olbia. Questo è quel che conta, i nostri calciatori devono avere piacere a rimanere o venire qui”.

Carta ribadisce le offerte per Kouko, Dametto, Pinna e Cotali (“Un orgoglio che questi ultimi due siano del ’97 e si stiano confermando tra i professionisti”) e guarda alla seconda parte di stagione: “Abbiamo faticato con le squadre di fascia bassa – conclude – L’obiettivo è la salvezza, poi se ci sarà possibilità di fare qualcosa in più non ci tireremo indietro. 28 punti sono bottino non casuale, specie se ottenuti con la media età più bassa del girone. Cossu è l’unico ad alzarla, ma è un esempio per tutti, giovani in primis”.