Il punto sul mercato del Cagliari: tanti i nomi in ballo
Un portiere, se sarà davvero (come sembra) divorzio da Storari. Un paio di difensori, a maggior ragione se qualcuno tra Capuano, Ceppitelli, Isla e Bittante dovessero partire. Occhi aperti a centrocampo, dove Di Gennaro ha le valigie pronte. Un attaccante, per sostituire l’infortunato Melchiorri, magari due se anche Giannetti trovasse un’altra sistemazione. Il calciomercato del Cagliari, aspettando di capire la linea di condotta dai confronti tra presidente, allenatore e un direttore sportivo precario, scalda i motori e potrebbe regalare un gennaio ad alte temperature. Non troppi i soldi da spendere, nessuna esigenza di rivoluzionare la squadra, perché la classifica è buonissima, a meno che le contingenze non portino ad entrate alle quali dovranno necessariamente corrispondere delle uscite per esigenze numeriche.
Per quanto riguarda la porta, è ancora prematuro trarre conclusioni. I nomi di giornata sono quelli di Gabriel e Sirigu. Il primo è un brasiliano (classe ’92) che andrebbe a rimpolpare la colonia verdeoro nell’isola, di proprietà del Milan e che ha giocato appena 4 partite dal 2015 ad oggi, dopo essersi distinto nel Carpi promosso in Serie A. Molto più noto è Salvatore Sirigu, quella che porta al sardo è pista concreta e battuta sin dall’estate, chissà se possa essere percorsa già in queste settimane. Il popolo rossoblù è già in trepidante attesa alla sola idea.
Il Cagliari, come detto, lavora anche sulla difesa, in attesa di capire quali offerte arriveranno per gli elementi (Isla in testa) attualmente in rosa. Un nome già proposto tempo fa e che sembra stuzzicare il presidente Giulini è quello di Walter Kannemann, arcigno centrale difensivo (può giocare anche esterno) del Gremio di Porto Alegre, che ha vinto di recente la Coppa del Brasile e con cui ha giocato poco. Prima di approdare in Brasile, Kannemann (chiare le sue origini teutoniche) era stato uno dei leader di San Lorenzo (Argentina) e Atlas Guadalajara.
In mediana, con Di Gennaro partente nonché unico costruttore di gioco oggi a disposizione, un nome buono potrebbe essere quello di Rolando Mandragora. Napoletano classe 1997, una delle promesse del calcio italiano e prodotto del vivaio del Genoa, con cui aveva esordito in Serie A due stagioni fa. Quindi l’ingaggio da parte della Juventus, la promozione in Serie A con la maglia del Pescara, e la scorsa estate il tentativo del Cagliari, che però non trovò il modo di convincere la società torinese a lasciarlo partire. Nella prima parte della stagione in corso Mandragora non ha mai visto il campo. Attenzione anche all’esperienza di Luca Cigarini (1986) playmaker classico ai margini nella Sampdoria e già “osservato” in estate, e a Bryan Cristante (1995), centrocampista centrale del Pescara in un’operazione congiunta proprio con il Cagliari, che decise di monitorarlo durante l’avventura abruzzese nell’ottica di un eventuale acquisto a luglio 2017. Uscito dal vivaio milanista, Cristante ha visto la sua crescita rallentare una volta passato prima al Benfica e poi al Palermo.
In attacco è Giannetti il candidato a lasciare la Sardegna. Il senese (classe ’91, contratto fino al 2019)ha giocato poco e vorrebbe più spazio, in Serie A (il Pescara ci pensa) o in cadetteria, magari con ambizioni di promozione, come quelle del Bari, che guarda da tempo a Cagliari, visto che avrebbe voluto fortemente Melchiorri, prima che questi si infortunasse nuovamente al ginocchio. La dirigenza sarda si guarda attorno sia in entrata sia in uscita. Il club isolano ha chiesto informazioni alla Ternana su Felipe Avenatti, classico centravanti nato nel 1993 che proprio il Cagliari (allora presieduto da Cellino) fece conoscere in Italia pensando ad un suo acquisto nel 2013. Poi la cosa non si concretizzò e Avenatti sbarcò alla Ternana, dove si è distinto come uno dei migliori attaccanti in circolazione, segnando 9 gol (in 20 partite) nella stagione in corso, 30 in totale (tra Serie B e Coppa Italia) in tre stagioni e mezza (121 presenze).
Fabio Frongia