Non è (e non era) un mistero, anche se l’ultima espulsione di Pescara ha accelerato e probabilmente ratificato le cose: l’avventura di Davide Di Gennaro al Cagliari è agli sgoccioli, e con ogni probabilità vedrà il suo epilogo già nell’imminente calciomercato di gennaio. Il centrocampista milanese è infatti in scadenza di contratto, e la cessione invernale sarebbe la soluzione migliore per tutti: giocatore e società rossoblù. Il primo potrebbe così trovare nuovi stimoli altrove, dopo essere stato protagonista della promozione in Serie A e della prima metà di stagione, il Cagliari cercherebbe un altro elemento in grado di ricoprire il ruolo di playmaker basso, visto che dietro le punte sta per tornare disponibile Joao Pedro.
Acquistato nell’estate 2015 dopo essersi laureato miglior centrocampista della Serie B con il Vicenza, dove Pasquale Marino lo reinventò playmaker, Di Gennaro ha alternato ritmi compassati e qualche passaggio a vuoto a illuminanti aperture, gol da favola e pezzi di alta scuola. “Potrà essere un ottimo centrocampista in una grande”, disse Giulini dopo la vittoria in casa dell’Inter. Il rapporto tra il giocatore e l’allenatore Rastelli (il quale auspicava l’arrivo di un altro giocatore nel ruolo, per esempio Valdifiori, che però il diesse Capozucca ha appena sostenuto non essere migliore di Di Gennaro) non è mai stato idilliaco, guastandosi presto e trasformandosi in guerra fredda nel corso dei mesi, mitigato dall’ottimo rendimento di Di Gennaro trequartista: scalzato da Tachtsidis, fu provvidenziale per lui la sequela di infortuni che lo riportò alle spalle degli attaccanti, dove è tornato a convincere segnando anche i gol al Sant’Elia contro Crotone e Fiorentina.
Ora la fine, a gennaio Di Gennaro dovrebbe trovare un’altra soluzione, più probabilmente in cadetteria, dove sarebbe sicuramente un top player, e anche perché il Cagliari non vorrebbe rinforzare dirette concorrenti. Altrimenti si arriverà alla scadenza, con la possibilità di accordarsi già dal 1° febbraio liberandosi gratuitamente dopo due anni di Sardegna. I saluti dell’ex Palermo faranno sicuramente discutere, e non saranno accettati a cuor leggero da una tifoseria che lo ha sempre ritenuto uno dei più positivi.
BORRIELLO OUT – In casa Cagliari c’è preoccupazione per le condizioni di Marco Borriello, uscito malconcio e anzitempo dalla gara col Napoli, vittima di una distorsione alla caviglia. Il napoletano si sta sottoponendo a terapie specifiche e lui stesso ha ammesso come “ci vorrà un po’ di tempo per tornare in campo“.
PREOCCUPANO I NUMERI – Oltre alla difesa più perforata (37 gol subiti, nessuno così male negli ultimi 10 anni di Serie A), il Cagliari è 17° (quartultimo dietro Palermo, Crotone ed Empoli) per numero di tiri tentati a partita (121 totali, 7,5 a partita), e la peggiore per numero di tiri fuori dallo specchio della porta. I rossoblù si confermano ultimi nel numero di cross effettuati (66 sbagliati su 117 totali), come noto da tempo (Rastelli ha sempre parlato di “normale conseguenza del sistema di gioco”), e sono quarti per numero di parate, conseguenza del fatto che gli avversari al cospetto dei sardi calciano molto. Solo Crotone, Empoli e Bologna parano di più, mentre gli isolani sono 13esimi per chilometri percorsi e assist. Il Cagliari segna 1,44 gol a partita, uno ogni 66 minuti (nono posto), ma in trasferta ha fatto appena sei gol, uno ogni due partite e mezzo. 25 le palle perse a partita.
Fabio Frongia