Storari 4 – In mezzo a rinvii sbagliati, la poca sicurezza in occasione del primo gol e l’errore evidente sul 2-0, le poche cose belle della sua partita diventano totalmente inutili.
Isla 4 – È Barreca, non Gareth Bale, quello che lo umilia sulla sua fascia. Palla al piede non indovina neanche i passaggi di tre metri, quasi fosse tutto uno scherzo.
Ceppitelli 4 – Belotti gli sfugge dopo un minuto e i successivi ottantanove più recupero assomigliano a una straziante sofferenza, dove a divertirsi sono solo gli attaccanti del Torino. Sfiora il gol, di testa, nel finale.
Bruno Alves 4 – Anticipi avventati, marcature blande e chiusure inesistenti: il portoghese è diventato il leader invisibile di una difesa che non c’è.
Pisacane 4,5 – Il duello tra Iago Falque e Pisacane è quello più squilibrato dell’incontro. L’ex Avellino prova anche a spingere con caparbietà (suo l’assist per Melchiorri), ma difensivamente non ha armi da impiegare.
Dessena 4 – Perde la palla che dà il via al secondo gol granata, sbaglia il retropassaggio sul gol di Benassi e si fa espellere inspiegabilmente e sciaguratamente (soprattutto in vista del futuro) per proteste quando la barca è ampiamente affondata. Perché tutto questo?
Tatschsidis 4 – La trequarti rossoblù è terra di conquista per gli avversari, luogo dove lui teoricamente dovrebbe tamponare il possibile e invece si guarda intorno sperduto.
Munari 4 – Si limita a giochicchiare sterilmente, troppo veloci quelli che gli sfrecciano accanto lasciandolo indietro.
Melchiorri 6 – L’unica luce in una galleria buia. Gol bellissimo, intuizioni interessanti e grande lotta. Può fare poco altro (dal 76′ Giannetti S.V. – Ultimo spezzone a correre e sgomitare).
Borriello 4 – Inizia con le migliori intenzioni, cercando di mettere come sempre il fisico a disposizione della squadra. Ma dura dieci minuti, poi quasi svogliato si concede come vittima sacrificale di Rossettini e Castan (dal 56′ Farias 5 – Bentornato, per le valutazioni è rimandato ad una partita vera).
Sau 5 – Fuori ruolo sia da esterno alto che da trequartista, si impegna e fa il possibile. Che non è abbastanza, però è più di quanto fatto dagli altri compagni (dal 59′ Padoin 5 – Entra appena il Toro segna il quinto gol, forse visto l’affaticamento gli si poteva risparmiare pioggia e campo ostico).
Rastelli 4 – Ennesima umiliazione del campionato. Squadra sfilacciata, senza un briciolo di orgoglio e con una difesa inesistente, pressing sempre fuori tempo e mai un’idea di cosa fare con la palla tra i piedi. L’undici titolare del Cagliari è quasi una lotteria, con moduli e giocatori diversi ogni domenica. A volte si sono rivelate grandi intuizioni, altre errori pacchiani, e come sempre i risultati condannano o consegnano al plebiscito. Il Torino si è allenato con uno sparring partner neanche troppo interessato, che a testa bassissima si è arreso ad un’altra goleada, come fosse la cosa più normale della stagione. La classifica sorride al tecnico, i ventinove (29!) gol subiti fanno invece rabbrividire.
Torino (4-3-3): Hart 6, Zappacosta 6,5, Rossettini 6,5, Leandro Castan 6,5, Barreca 7, Baselli 7 (62′ Obi 6), Valdifiori 6,5, Benassi 7, Iago Falque 7, Belotti 7,5 (76′ Maxi Lopez S.V.), Ljajic 7,5 (70′ Martinez 6)
Oliviero Addis