Il capitano del Cagliari racconta le grandi emozioni degli ultimi giorni.
La settimana che volge al termine culmina oggi in casa del Torino (ore 18), ma per il Cagliari è stata quella della celebrazione per capitan Daniele Dessena: di nuovo titolare dopo quasi un anno, due gol decisivi, una marea di parole emozionate per raccontare l’ennesimo miracolo a tinte rossoblù in questa stagione.
Il 29enne di Parma ha fatto il punto, rivivendo gli ultimi giorni di festa, alla Gazzetta dello Sport: “Balzano (oggi al Cesena, protagonista della promozione in Serie B e molto amato dallo zoccolo duro rossoblù ndr) incredulo, gli omaggi di Palombo (compagno alla Sampdoria ndr), Storari che durante l’infortunio mi ha sempre tenuto in contatto con il gruppo, Joao Pedro e Ionita che devono seguire il mio esempio: noi siamo con loro, loro ci stiano vicini”.
Pillole di un passato da dimenticare ma che tanto può insegnare, rafforzando il carattere di Dessena e della squadra. “Dopo l’infortunio di Brescia, fino a marzo ho vissuto nella mia Parma, in famiglia. Lì e al centro riabilitativo ho avuto l’affetto che serviva. Non vedevo l’ora di tornare a giocare, la convocazione contro la Lazio mi ha dato emozione e consapevolezza di essere pronto grazie alla considerazione del mister”. Poi le parole al miele per presidente e ambiente Cagliari: “Con Giulini ho un rapporto speciale – dice Dessena – Devo ringraziare tutti: da Gianfranco Ibba a Rastelli, fino ai compagni”. Uno in particolare: “Federico Melchiorri, ci siamo allenati come dei pazzi tutta l’estate, anche tre volte al giorno sotto il sole di Cagliari”.
Intanto la squadra di Rastelli è al settimo posto a 16 punti, qualcosa di inimmaginabile: “Pensiamo alla salvezza e alla cosa più importante, ovvero il +9 sulla terzultima, quindi lavoriamo sugli errori. Contro il Palermo abbiamo visto e mostrato cosa non fare, ovvero quello che ci aveva portato a prendere 9 gol da Fiorentina e Lazio. Dobbiamo scendere in campo con la stessa mentalità, sia che di fronte ci sia la Juventus sia che troviamo il Crotone”.
La chiusura è per il rapporto con la squadra: “Non cambia nulla dall’avere compagni giovani come l’anno scorso a campioni esperti come quest’anno: trasmetto i valori del Cagliari e mi seguono”.