Terza esperienza nella Penisola (dopo Ivrea e Ancona) per Giancarlo Lisai, ala destra 27enne che da lontano segue le vicende della sua Torres e spera di ritrovare la Lega Pro con la maglia del Grosseto, indossata oggi assieme a tanti vecchi bucanieri torresini.
“Non abbiamo iniziato bene – racconta – l’arrivo in corsa di un uomo preparato e grande professionista come mister Marco Sanna ha sicuramente influito positivamente sulle prestazioni e l’entusiasmo di un gruppo che comunque ha ottimi valori, morali e tecnici”. Un gruppo, quello maremmano, dove Lisai convive con tanti amici: “Il progetto è serio, come agli altri (Demartis, Casini e lo stesso Sanna ndr) mi è dispiaciuto tanto lasciare il rossoblù dopo un anno fantastico, almeno a livello prettamente calcistico. Purtroppo non c’erano i presupposti per rimanere a Sassari. Devo dire che il nostro piccolo gruppetto mi fa ripensare ai tanti bei momenti della passata stagione, si vedono tratti di quella chimica che si era magicamente creata”.
Messo alle spalle l’infortunio (“Posso fare meglio, non ho ancora fatto gol, spero di essere a disposizione già domenica”), per Lisai è impossibile non parlare delle peripezie vissute dentro e fuori dal campo in casa Torres. “Dispiace enormemente vedere quello che succede, qui a Grosseto si vive una situazione simile con la contestazione dei tifosi, anche se i risultati stanno lentamente migliorando le cose. Quello che fa più male è l’impotenza di fronte a una dinamica dove i proprietari e gestori invisi alla piazza tirano dritto nonostante il vuoto attorno. E’ un peccato pensare che ci possano essere imprenditori interessati a rilevare la Torres e non sfruttare quella che potrebbe essere un’occasione”.
Lisai è tra i giocatori che hanno promosso la vertenza per ottenere dalla Torres quanto spetta loro a livello economico. “So che è grigia”, risponde testualmente Lisai. Per chi? “Per la Torres, ovviamente – continua con malinconia – Siamo in 17 ad avere fatto la vertenza, a giorni dovrebbe arrivare la sentenza che condannerà la Torres a pagare entro 30 giorni tutti gli arretrati”.
Attualmente a Sassari ci sono calciatori che vivono la stessa vostra situazione dell’anno scorso. Ti senti di dir loro qualcosa? “Ci sono diversi ragazzi che erano con noi, sappiamo che ci sono dei problemi grossi, purtroppo molto spesso nel calcio non si denuncia o non si fanno passi concreti per amore della maglia e per la passione verso questo sport e lavoro. Da parte mia posso dire che non è bello non avere la possibilità di fare granché per cambiare le cose, in questi casi si cerca di farsi coraggio a vicenda”.
La chiusura è per la sfera personale: Lisai, giocatore di qualità e gamba, avrebbe potuto fare di più? “E’ un discorso che ho affrontato spesso con tante persone, quel che è stato è stato, il rimpianto è per la prima stagione con la Torres in Lega Pro, dove tutti potevamo fare di più. Io in Lega Pro? Nel calcio non si sa mai, ora penso al Grosseto, dove sono venuto per conquistarla grazie alle ambizioni del club. Sarebbe stato bello ritrovarla a Sassari…”. Ma questa è un’altra storia.
Fabio Frongia