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Massimo Rastelli
Al termine della sfida persa dal suo Cagliari contro la Fiorentina per 3-5, Massimo Rastelli commenta così quanto visto al “Sant’Elia”.
“Il blackout è iniziato dopo il due a zero fallito da Di Gennaro – dice il tecnico campano – Abbiamo permesso a loro di prendere campo palleggiando come sanno fare. Ci siamo allungati e arrivavamo sempre secondi nei contrasti. La Fiorentina ha capitalizzato con la qualità, noi invece abbiamo fatto poco di quello che ci eravamo imposti. Siamo inspiegabilmente usciti dalla partita”.
Difficile spiegare la metamorfosi negativa. “Il calo è difficile da spiegare – ammette Rastelli – sia a livello fisico che mentale. Sino ad un certo punto abbiamo fatto bene, poi non abbiamo più giocato da squadra. Una volta subito il pareggio siamo usciti dalla gara per non entrarci più”.
Una settimana dopo la vittoria contro l’Inter, lo scenario si è capovolto. “Ogni partita è diversa dall’altra. Oggi abbiamo fatto una partita molto al di sotto delle nostre possibilità, dispiace anzitutto per il pubblico che ci ha sostenuto per novantacinque minuti. Avrebbero meritato una prestazione diversa da parte nostra. Non sono stato in grado di trasmettere l’importanza e la delicatezza dell’incontro, e mi assumo tutte le responsabilità”.
Il Cagliari continua a subire una miriade di gol, ed è tra le peggiori difese della Serie A. “Non si può andare lontani prendendo troppi gol. Dobbiamo migliorare in questo. Oggi il Cagliari ha perso tutti gli equilibri visti nelle partite precedenti”.
Rastelli però assolve la difesa. “Non possiamo dare responsabilità a un solo reparto. Si gioca da squadra. Non siamo stati squadra, lo siamo stati per pochi minuti e in Serie A non puoi permetterti questo, nemmeno se sei la Juve, figuriamoci noi…”.
Ora, mercoledì, c’è la Lazio. “Da domani valuterò gli undici che scenderanno in campo a Roma, in base alla condizione e anche alla prestazione di oggi. Da valutare le condizioni di Ceppitelli (febbricitante ndr). Mercoledì servirà una squadra fresca e pimpante, che corra più dell avversario. Questa squadra, tranne nella partita contro la Juventus a Torino, ha sempre dimostrato di crederci e non mollare mai. Anche nella ripresa si è visto questo, però è difficile capire quando ciò sia merito nostro e quanto demerito di una Fiorentina appagata”.
dall’inviato Mattia Marzeddu