Giulini: “Melchiorri a vita, sul mercato vi dico che…”

Il presidente del Cagliari a tutto campo: stadio, calciomercato, Rastelli e un nuovo sogno.

Quando si insediò sullo scranno di presidente del Cagliari, nel giugno 2014, assicurò di non amare molto interviste e microfoni, ma un momento super positivo sul campo consiglia di farsi loquace. E allora Tommaso Giulini continua la sua campagna mediatica e, dopo l’intervista di ieri a Sky Sport, campeggia oggi su La Gazzetta dello Sport per commentare quanto avviene in casa Cagliari.

Tommaso Giulini, tra Bittante e Tachtsidis

Tommaso Giulini, tra Bittante e Tachtsidis

Dati a Storari i meriti del rigore sbagliato da Icardi in Inter-Cagliari (“Marco è stato bravo a stare fermo, se il tiro fosse stato nello specchio l’avrebbe parato”), Giulini dribbla la vicenda inerente la querelle tra l’attaccante argentino e gli ultras nerazzurri, passando alla questione della fascia di capitano del Cagliari. “L’obiettivo primario è il risultato, e questo arriva attraverso l’armonia di tutte le componenti”, afferma Giulini in riferimento allo spostamento della fascia da Storari a Sau per via dell’aut aut posto dagli ultras rossoblù. Il Cagliari che sta andando ben oltre le aspettative sta beneficiando anche della decisione presa dal nostro allenatore quando ha cambiato capitano”.

Domenica Marco Borriello ha tenuto il broncio per l’esclusione a beneficio di Federico Melchiorri, scelta rivelatasi poi azzeccata. Giulini afferma che “la scelta non mi ha stupito, sapevo che partita aveva in mente Rastelli, e poi Borriello ha giocato un’ottima mezzora: lui, Isla e Barella ci hanno dato una bella spinta”.

Nessuna preoccupazione per la mancata vena realizzativa dell’attaccante napoletano nell’ultimo mese. “Abbiamo 5 attaccanti di valore e se uno andrà in doppia cifra nei gol non avremo problemi a salvarci – dice il presidente – Melchiorri? Dopo quello che ha vissuto si merita ogni soddisfazione. E’ un giocatore che adoro e lo seguivamo da quando era stato svincolato dal Padova. Se fosse per me, finirebbe la sua carriera al Cagliari. Lo scriva, per favore: da noi lui ha un contratto a vita”.




La rivelazione da titolo è quella inerente la possibilità di avere in squadra Mario Balotelli. “Me l’hanno proposto, ma non era il giocatore adatto – racconta Giulini – Sono felicissimo di avere Borriello, un centravanti da Nazionale per impegno e serietà”.

Rastelli ha invitato il ct della Nazionale, Giampiero Ventura, a tenere d’occhio alcuni suoi giocatori, e Giulini rilancia: “Se penso a domenica, dico Ceppitelli e Di Gennaro, uno che in una grande squadra in futuro potrà fare anche il centrale di centrocampo”. Passata la delusione per Mati Fernandez, Giulini esalta il sostituto del cileno, Tachtsidis, preso all’ultimo momento (“Se in mezzo al campo abbiamo trovato un certo equilibrio lo dobbiamo principalmente a lui”), e ritorna sulla trattativa per Bruno Alves: “Mi è venuto a trovare a Milano con suo padre e abbiamo firmato il contratto dopo due incontri nello stadio di Wembley, in un’atmosfera magica, senza bisogno di procuratori o intermediari. Dopo poche settimane ha vinto l’Europeo (una sola partita giocata, in semifinale ndr) e ho avuto la conferma che avevamo fatto un colpo pazzesco”.

Nessuna novità sullo stadio, Giulini ribadisce quanto già noto: “La tribuna centrale presente all’Is Arenas è stata smontata e a febbraio-marzo verrà rimontata. A inizio 2017 inizieranno anche i lavori al nuovo terreno di gioco, mentre le curve e i distinti che stiamo utilizzando adesso saranno smontati a fine campionato. Tutto sarà pronto per l’inizio della Coppa Italia: avremo un impianto da 16.000 posti, uno stadio all’inglese, con poca distanza tra i tifosi e il campo. Sarà molto suggestivo e sentire il calore della gente nel nostro… catino aiuterà la squadra. Non ci fermeremo qui perché nel 2020 c’è il progetto del nuovo Sant’Elia che sarà una vera e propria cittadella dello sport”.




Impossibile non parlare di calciomercato. “Joao Pedro e Farias ce li hanno chiesti parecchie squadre, ma non abbiamo voluto cederli. Rammarico? Diciamo che da Rincon non eravamo lontani. A gennaio non credo che lo ritratteremo perché Ionita, Farias e Joao Pedro saranno pronti e ci daranno lo sprint per salvarci con qualche giornata in anticipo. Rastelli? Non è mai stato in bilico. E’ bravo, giovane, umile e da quando è arrivato a Cagliari è cresciuto tanto. E’ un buon allenatore, ma non ancora il fuoriclasse che può diventare. Rinnovo? Spero di parlarne a fine stagione”. In chiusura d’intervista Giulini rivela il prossimo sogno nel cassetto: “Sono il primo presidente del Cagliari che ha vinto due volte a San Siro contro i nerazzurri, ma ora mi piacerebbe vincere anche con il Milan”.

GIULINI: “NOI COME IL SASSUOLO, SOGNO STADIO E SALVEZZA”

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