Ricaricate le pile dopo la sconfitta di Piacenza, l’Olbia torna in campo contro la Giana Erminio in quello che sarà a tutti gli effetti uno scontro salvezza. Entrambe le squadre infatti hanno come obiettivo primario quello del mantenimento della categoria, con i lombardi che militano da ormai tre stagioni consecutive in Lega Pro, dopo essere stati promossi per la prima volta nella loro storia al termine del campionato di Serie D 2013/2014. Calendario alla mano, per i galluresi vincere è praticamente obbligatorio, considerati i prossimi due impegni contro Cremonese e Alessandria, big del girone A.

QUI GIANA – Il morale in quel di Gorgonzola è alto, nonostante ai ragazzi di Albè vada molto stretto l’ultimo pareggio casalingo contro il Livorno: un 2-2 maturato dopo che ai padroni di casa sono stati annullati la bellezza di tre gol. 11 punti in classifica e un ottavo posto certificano la forza di una squadra in grado di esprimere un buon calcio, con un’età media di 26 anni e giocatori dalla carriera riprovata come Alex Pinardi o Salvatore Bruno. In panchina siede Cesare Albè, un Alex Ferguson lombardo, alla guida della Giana dalla stagione 1995/96, quando i biancoazzurri militavano in Eccellenza. Evento raro nel calcio italico, da sempre poco avvezzo a promuovere lunghe avventure in panchina. L’ultima volta che i gorgonzolesi hanno messo piede in Sardegna era il 28 febbraio 2015, in uno scialbo 0-0 contro la Torres.

PROBABILE FORMAZIONE – Il modulo di base è il 3-5-2, trasformato nelle ultime due gare in un 3-4-1-2. Molto “conservatore” il tecnico di Cassano d’Adda: sono addirittura 7 i giocatori sempre schierati fin qui nell’undici iniziale, contro i 5 dell’Olbia. La formazione che dovrebbe scendere in campo al “Nespoli” sarà quindi con tutta probabilità la stessa che ha fatto bene contro i labronici: Viotti; Perico, Montesano, Solerio; Iovine, Chiarello, Pinardi, Marotta, Augello; Okyere, Bruno.

QUI OLBIA – Aria di novità in Gallura, dove Mignani si trova a gestire qualche ritorno (Ragatzu) e qualche nuovo infortunio (Muroni e Pisano su tutti). I sardi dovranno riscattare la sconfitta di Piacenza, senza lasciarsi schiacciare da una pressione che è tutta sulle loro spalle: non vincere significherebbe infatti affrontare con ansia i futuri due proibitivi incontri contro Cremonese e Alessandria. Gli 8 punti in classifica rendono la sfida contro Pinardi e compagni ancora più accesa, vista la possibilità di agganciarli a quota 11. Di fronte ci sarà una Giana in stato di grazia e il pronostico è quanto mai equilibrato. Tuttavia l’Olbia, considerato il grande gioco sfoderato costantemente nelle partite casalinghe, parte da favorita.

PROBABILE FORMAZIONE – Registrata l’assenza di Pisano, la difesa non dovrebbe subire variazioni rispetto al match in terra emiliana: saranno quindi Pinna, Dametto, Miceli e Cotali a presiedere la porta difesa da Montaperto. Con il forfait di Muroni l’allenatore genovese si troverà di fronte ad una scelta per ora mai postasi, essendo l’ex Tuttocuoio uno di quelli partiti sempre dal primo minuto. Chi lo sostituirà? Ballottaggio tra Tetteh e Auriemma, per quanto quest’ultimo sia nettamente avanti nelle previsioni. Il centrocampista classe ’97 avrebbe la possibilità di partire titolare dopo aver collezionato 91 minuti subentrando negli ultimi spezzoni di gara. Geroni e Piredda ovviamente confermati. Il numero 11 dovrà però stare molto attento essendo diffidato. Solita variabilità in attacco: chi affiancherà Kouko? Ragatzu, al netto delle parole di Mignani (“Scalpita, ma non riesce ad allenarsi con continuità“) è per ora favorito su Capello. Sull’ex rossoblù sono riposte tutte le speranze olbiesi di trovare un killer d’area di rigore in grado di sfruttare le tante occasioni create.

Oliviero Addis

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