Il Cagliari targato 2016/2017 ha visto inserire nella sua rosa importanti tasselli per affrontare il ritorno in Serie A: da Bruno Alves a Isla, non è solo il tasso tecnico della rosa ad essersi innalzati, bensì anche il livello dell’esperienza a disposizione di Massimo Rastelli. Il portoghese campione d’Europa si è rivelato finora uno degli acquisti più azzeccati della campagna estiva, se non addirittura il migliore di tutti. Classe, esperienza e soprattutto personalità hanno immediatamente conquistato il pubblico del Sant’Elia, il qualee non perde occasione per osannare il gigante di Povoa de Marzim, divenuto idolo a suon di tackle e colpi di testa.
UN APPRODO DISCUSSO – A farne le spese, perdendo il posto da titolare, è stato uno dei protagonisti dello scorso campionato di Serie B, ovvero Bartosz Salamon. Il polacco è stato una pedina inamovibile lungo tutta la scorsa stagione, vedendosi affiancare diversi elementi nei ranghi centrali del pacchetto difensivo. Capuano o Krajnc prima, Ceppitelli poi, c’è stato anche l’esperimento “a tre” con Pisacane, ma l’ex Pescara è sempre rimasto lì. Arrivato la scorsa estate durante la fine della sessione estiva del calciomercato, è stato oggetto di polemica da parte del presidente dei delfini Daniele Sebastiani, vittima – a suo dire – di tradimento da parte del suo ex difensore, il quale pareva aver dato parola agli abruzzesi, salvo poi accasarsi nel Golfo degli Angeli.
COLONNA DIFENSIVA… FORSE – Protagonista assoluto nella scorsa stagione, perno della difesa rastelliana durante tutto l’arco dell’annata cadetta disputata dai sardi. Non solo difesa: suo è il gol che nel finale regala al Cagliari la vittoria sulla Salernitana nell’ultima partita stagionale tra le mura amiche. Non è tutto: la rete vale anche il sorpasso sul Crotone. Rossoblù primi in classifica, posizione cesellata poi nel match di Vercelli dove Sau dovette fare una magia per certificare la vittoria della B. Le gerarchie sembrano però ora essere cambiate: Bruno Alves e Ceppitelli compongono la coppia difensiva alla quale si affida il tecnico di Torre del Greco nella sua formazione tipo. Per il nativo di Poznan, un ruolo da comprimario finora e una sola gara da titolare.
MINUTAGGIO LIMITATO – Solo 133 minuti totalizzati in 7 partite, praticamente una partita e mezzo. Fa il suo esordio stagionale nella roboante rimonta ai danni della Roma in cui i sardi, sotto di due reti, raggiungono proprio all’ultimo il pareggio. Il polacco disputa 39′ minuti che sembrano convincere Rastelli, tanto da portarlo a schierare Salamon come titolare nella successiva gara, vale a dire la trasferta di Bologna. La spedizione si è poi rivelata infausta, complice un non perfetto Marco Storari, prima sulla punizione di Verdi e poi in quella sciagurata uscita costatagli l’espulsione. Dunque, un match anche sfortunato per poter dimostrare le proprie qualità seppur, ad onor del vero, la difesa isolana abbia destato più di qualche perplessità quando si è trovata ad affrontare il tridente felsineo. Dopodichè, una sfilza di panchine e appena 240″ secondi nell’ultimo impegno prima della sosta, quello casalingo col Crotone. Sostituzione volta solo disperdere tempo, con il soldato Bartosz mandato in trincea a far legna per condurre in porto in tre punti, utili a far balzare il Cagliari a quota 10 in graduatoria.
IL FUTURO NELLE MANI – Salamon sembra comunque rientrare nei piani della società per le stagioni a venire: 25 anni compiuti a maggio e un contratto quinquennale lasciano spazio a pochi dubbi; dovrebbero essere abbastanza chiaro il peso del polacco a lungo termine. Oltretutto, Bruno Alves a novembre ne fa 35, ben 10 in più del biondo difensore. Il lusitano non giocherà in eterno e, per quanto appaia ancora piuttosto in forma, è chiaro che si trovi nella parabola discendente della sua carriera, a dispetto del polacco che è invece nel pieno dei suoi anni. Quest’estate, ha ricevuto anche la chiamata del CT della Polonia per i Campionati Europei, un’esperienza utile per la sua crescita personale. Vero è che troppa panchina potrebbe non giovargli ma, viste le già citate primavere del portoghese, il classe ’91 troverà sicuramente la sua occasione lungo questa stagione. Il Cagliari, dal canto suo, deve guardarsi da una sola cosa: il procuratore di Salamon è tale Carmine Raiola, meglio conosciuto come Mino. Serve dire altro?
Mattia Marzeddu
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