Al termine dell’amichevole tra Cagliari e Samassi, è Fabio Esposito, preparatore atletico dei rossoblù, a fermarsi coi giornalisti per rilasciare le dichiarazioni post partita. Queste le sue parole: “Continuiamo a lavorare nonostante diversi giocatori siano in giro per il mondo con le proprie nazionali. Non è semplice dal punto di vista organizzativo perché non si possono curare aspetti più globali ma, d’altra parte, è più semplice dedicarsi ai singoli.”

Continua così Esposito, il cui lavoro è stato oggetto di critiche nelle scorse settimane: “Ascolto i dibattiti e le opinioni, anche perché ascoltare una critica può essere fonte di riflessione. Nella fattispecie degli ultimi infortuni ci sono stati degli eventi casuali, come una frattura senza alcun tipo di urto, che sono dei casi. E gli infortuni di Ionita e Joao Pedro rientrano appunto nella sfera della traumatologia indiretta. Possono influire lo stress o i carichi di lavoro? In quella fattispecie no, è un evento che anche il più forte muscolarmente non riesce a sostenere. E’ un movimento innaturale della caviglia che nove volte su dieci porta alla rottura del perone”.

E’ cambiato qualcosa nella preparazione dopo i cali dell’anno scorso? “Molto spesso parlare di cali fisici e atletici, così come di una squadra che gioca più o meno bene degli avversari sfocia in discorsi da bar, sono abituato a lavorare con dati precisi sui quali fare delle analisi. In questa pausa, l’obiettivo, come per tutta la stagione, è quella di portare il singolo calciatore al massimo del suo rendimento, secondo quelle che sono le sue caratteristiche. Non è facile lavorare sui singoli e sul raggiungimento dello stesso livello di condizione da parte di tutti i calciatori quando ci sono interruzioni come questa per la pausa per le Nazionali”. 

Com’è la situazione degli infortunati, Storari, Dessena e Melchiorri? “Dessena e Melchiorri sono clinicamente guariti, la difficoltà maggiore è quella di riprendere una meccanica corretta dopo avere perso l’abitudine a ritmi e gesti tecnici, Storari sta procedendo il lavoro con il professor Ibba per la parte riabilitativa da campo, secondo le indicazioni dei medici”.

dagli inviati Mattia Marzeddu e Fabio Frongia