Arriva un’altra tegola disciplinare sulla Torres, purtroppo non nuova al ruolo di protagonista negativo quando si parla di vertenze economiche da parte di suoi tesserati. Stavolta è Giuseppe Ferazzoli, l’allenatore rossoblù da settembre a novembre 2015, a vedersi riconosciuti i suoi diritti da parte del Collegio Arbitrale della FIGC, dopo avere presentato ricorso per i mancati pagamenti da parte del club sassarese.

Come si legge nella nota ufficiale emessa dall’organo giudicante, presieduto nell’occasione da Pasquale Giampaglia e Mauro Dall’Aglio, Ferazzoli avrebbe dovuto ricevere dalla SEF Torres Calcio 1903 la cifra di 10.818,19 euro (secondo accordo economico firmato dal rappresentate legale della Torres l’11 settembre 2015), quale premio di tesseramento annuale. Ferazzoli, esonerato il 10 novembre 2015, presentava ricorso lamentando di avere ricevuto soltanto 1000 euro, chiedendo di vedersi riconosciuti gli interessi di mora e i danni derivanti da svalutazione monetaria oltre ai 9818,19 euro mancanti.

Dalla nota del Collegio Arbitrale emerge come la Torres sia rimasta silente di fronte alle comunicazioni di giugno e luglio, così il Collegio ha esaminato la documentazione e ritenuto regolare l’accordo economico tra Ferazzoli e la Torres, nonché le istanze dell’allenatore in fatto di quantificazione della cifra richiesta.

La Torres dovrà dunque corrispondere a Ferazzoli 9868,19 euro (60 euro di interessi) più la maggiorazione che, al tasso legale, maturerà fino a quando la società di via Coradduzza provvederà a soddisfare il ricorrente. Ferazzoli non si è visto invece riconoscere il danno da svalutazione monetaria, poiché non provato effettivamente.

Aveva presentato ricorso anche il vice di Ferazzoli, Michele Bilotta, al quale la Torres dovrà corrispondere 6767 euro.