Matricola assoluta in Serie D, il San Teodoro con un pareggio, due vittorie e altrettante sconfitte – l’ultima arrivata domenica contro la corazzata Virtus Flaminia – a quota 7 punti può permettersi di guardare dall’alto ben 9 squadre. La partita di Civita Castellana non ha sorriso agli uomini di Tomaso Tatti, più per il passivo che per quanto mostrato in campo. Come spesso accade, il risultato riesce a spiegare solo in parte l’andamento della gara. Il rammarico, come ci ha raccontato il tecnico, sta tutto nell’atteggiamento dei suoi ragazzi nel secondo tempo. «La gara ha mostrato due facce. Un primo tempo decisamente positivo, in cui la squadra ha fatto vedere buone cose ed è riuscita a tenere bene il campo, ha ceduto il passo ad una ripresa in cui il gol al 7′ ci ha letteralmente tagliato le gambe. I ragazzi hanno cambiato atteggiamento, cosa che non devono fare – precisa – ma la partita era già compromessa con il secondo gol in 10 minuti». Vittoria meritata, insomma, quella della Flaminia, squadra tra le più forti ed in salute della classe che arrivava dall’importante e convincente vittoria in casa della Nuorese (candidata anch’essa a lottare per le prime posizioni), squadra fisica, esperta e ben allenata da Pierluigi Vigna.
Il mister dei viola è al primo anno in quarta serie ed ammette quanto l’inesperienza possa costare: «Qui tutti, compreso il sottoscritto, devono capire quanto sia difficile questo campionato, soprattutto al cospetto di squadre come queste che ti puniscono al primo errore». Inesperienza che, a dir la verità, il San Teodoro non sta palesando al netto di prestazioni convincenti e di una posizione in classifica non casuale. Scontato dire quanto aiuti avere nello spogliatoio e in campo uomini come Alessandro Steri (11 anni di Serie D e 5 di C2 da assoluto protagonista). Come già fatto a Olbia, il campidanese si sta dimostrando guida sicura per i compagni e pedina fondamentale per le trame di gioco dei viola: «È importante per noi, ha tanti campionati alle spalle in questa categoria ed è uno dei più grandi, normale che la squadra sia impostata su di lui. Anche se è necessario non dipendere da nessuno, quando è sottotono si sente perché è uno che tiene in mano le redini del gioco».
Per quanto riguarda la rosa, secondo il mister barbaricino ci sarebbero vari giocatori che potrebbero dire la loro anche in categorie superiori: «Senza voler scontentare nessuno, penso ci siano diversi giocatori che con impegno e determinazione in allenamento e in partita potranno farsi notare, ma sta solo a loro dimostrarlo». Si pensi a Malesa, Cocco, Mbaye, Giacomelli, solo per citarne alcuni.
L’ultimo arrivato a San Teodoro è Florin Negrean, terzino agile e veloce che negli ultimi due anni ha sgambettato per il “Nespoli”: «Sto trovando bene Florin, tanto che da quando è arrivato lo sto schierando titolare. Conoscevo già le sue caratteristiche e sapevo come giocava. I requisiti erano quelli che servivano. Vanta diversi campionati di Serie D sulle gambe, elemento non secondario, e potrà dare una mano alla squadra».
Domenica il San Teodoro può cercare il riscatto in casa contro il Sansepolcro. Il mister non ha dubbi: «Sono convinto che i ragazzi avranno la reazione che cerco e la prestazione sarà diversa, al di là del risultato, ma per il momento hanno bisogno di lasciare la mente libera e non avere nessuna pressione».
Roberta Marongiu
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