Il Cagliari Primavera si inchina al Genoa: i nostri voti ai ragazzi di Max Canzi
BIZZI 5,5 – Confeziona, in complicità con Pennington, il gentile omaggio che spiana la strada al 2-0 del Genoa. Uno straordinario intervento d’istinto evita la Caporetto ai suoi.
MASTINO 6 – Per almeno 70′ è uno dei migliori dei suoi. Soffre Fassone, ma riesce ad arginarlo senza lesinare, quando necessario, le maniere forti.
OLIVEIRA 5 – Istintivo e irruento, non dà mai un barlume di sicurezza al reparto. Il fallo da cui nasce il calcio di rigore è una fotografia perfetta della sua partita. Sembra (con le dovute proporzioni) un novello David Luiz, e non è un complimento.
CADILI 6 – Fino a quando le forze lo sostengono gioca una partita attenta e ordinata, senza alcuna sbavatura: prestazione sufficiente.
PENNINGTON 5,5 – Lascia il campo con i crampi, dopo aver versato ogni goccia di sudore, a testimonianza di una partita di sacrificio e abnegazione in supporto di Mastino. Il suo gol, a tempo ormai scaduto, cerca (invano) di riassestare la partita. Ma sul suo giudizio pesa come un macigno il passaggio pigro che genera il raddoppio genoano.
DESSENA 5,5 – Soffre, inevitabilmente, la maggior freschezza atletica degli avversari e cerca di compensare a questa lacuna con la prestanza fisica e il carisma. Ma non basta. E’ ancora lontano dai suoi standard.
BIANCU 6 – In una partita votata alla corsa e all’atletismo, è una delle (poche) fonti razionali del gioco rossoblù in questo pomeriggio. Uno dei pochi a dare fosforo alla manovra.
PORCHEDDU 5,5 – Paga la scarsa fisicità rispetto agli avversari. Con il passare dei minuti perde consapevolezza nei propri mezzi, sbagliando anche giocate presenti nel suo dna. Apprezzabile il carattere con cui si sacrifica in fase di copertura (dal 63′ MASTROMARINO 5,5 – 30′ in cui non riesce a dare la sua impronta alla squadra)
PITZALIS 6 – Come un pendolino, macina chilometri senza sosta, mettendo a referto anche una chiusura provvidenziale (dal 46′ CAMBA 5 – Entra per dare maggior peso all’attacco rossoblù ma risulta evanescente)
SERRA 5,5 – Più barocchismi e proteste che giocate degne di nota. Cerca troppo spesso soluzioni complicate risultando fumoso e inconcludente.
PIRAS 5 – Avulso dal gioco per 45′, non entra mai in partita (dal 46′ ARRAS 6 – Entra in campo con la voglia di spaccare il mondo, coprendo la fascia sinistra fino alla propria area. Rianima un reparto fino a quel momento esanime)
CANZI 5 – Propone un 3-5-2 con l’obiettivo di dare maggior copertura alla sua squadra, ma dopo 45′ si ritrova sotto di due reti (frutto, va considerato, di due errori del Cagliari) e senza aver minimamente intimorito la difesa ospite. Cerca di rivoluzionare la squadra nel secondo tempo dando maggior peso al reparto offensivo, mossa che rivela come le scelte iniziali fossero sbagliate. L’ingresso di Arras, in particolare, dona maggior brio alla squadra, nonostante l’attaccante di Berchidda sia costretto a giocare da esterno di centrocampo. Rimangono i rimpianti di quei primi 45′
Stefano Sulis
Squadra scarsa negli elementi e staff !!! vince solo con le provinciali……dove vuole andare!!! la politica di Beretta (quella di portare mezzi calciatori dal continente ,amici degli amici remunerativa) avvolte non paga !!!