Il Cagliari Primavera torna dal Piemonte con 3 punti e certezze più solide
Una partita per proseguire la crescita, usando le parole dell’allenatore, una vittoria risicata ma da squadra matura, che non vuole mollare mai, come dimostrato pochi giorni prima in Coppa Italia. La Primavera del Cagliari, guidata da Max Canzi, torna da Novara con la seconda vittoria su tre gare di campionato: ancora in trasferta, ancora per 1-0, ancora con gol di uno dei “vecchi”, quel Mario Piras (classe 1998) ripetutosi dopo la rete di mercoledì scorso contro la Pro Vercelli.
Non è stata una partita facile, come da attese, per i rossoblù rinforzati dal capitano della prima squadra Daniele Dessena, e vogliosi di riscattare il 2-5 di una settimana prima contro la Roma. Prestazione non certo scintillante, ma il fatto di non avere subito gol e avere dimostrato solidità rinfranca dopo le 7 reti incassate nelle precedenti due uscite con tanto di strafalcioni individuali o di reparto.
Canzi si gode la verve realizzativa di Piras, affamato e desideroso di ritagliarsi uno spazio al fianco di Serra e Arras (sostituito proprio da Piras al 15′ della ripresa), in quel tridente sul quale si lavora cercando di fare quadrare le caratteristiche da attaccanti di tutti e tre. Era stato proprio Federico Serra, classe ’97 che ha ovviamente ceduto la fascia a Dessena, a creare il sussulto più grande, scheggiando il palo prima del gol-vittoria.
Interessanti le scelte operate dal tecnico milanese, che per quanto riguarda la difesa ha lasciato in panchina il fin qui deludente Volteggi promuovendo l’ottimo Mastino visto in Coppa, assieme a Oliveira, Cadili e Pitzalis. Intanto è tornato a disposizione anche Moreno Lampis, difensore classe 1999 dal fisico imponente, che ha svolto tutta la trafila nel settore giovanile rossoblù, saltando la preparazione 2016 per un infortunio al piede. Visto all’opera nelle fila della prima squadra nel test di giovedì scorso, Lampis si candida ad un posto nel quartetto difensivo, anche se è chiamato a recuperare terreno dal punto di vista fisico e convincere Canzi con qualità tecniche e dimostrazione di poter tirare fuori gli artigli rimanendo ad alti livelli.
In mediana, a Novarello, con Dessena c’è stato spazio per Pennington, Biancu e Porcheddu, con Arras e Serra di punta. La squadra fatica ancora ad avere continuità di costruzione e concretezza nel capitalizzare la sua superiorità, con Porcheddu in difficoltà sulla trequarti e Biancu più a suo agio davanti alla difesa. Laddove non si è visto Antonini Lui (molto male contro la Roma), il quale potrebbe avere presto una nuova chance, magari con Pennington e Taccori (o Biancu) ai lati e Serra riportato dietro le due punte, Arras e Piras, nel tentativo di sfruttare a pieno il potenziale di un gruppo giovane, nuovo ma pienamente in linea con quelle che erano le aspettative.
Fabio Frongia