Il presidente della Nuorese risponde duramente al suo allenatore
E’ ufficialmente in bilico la panchina di Marco Mariotti, tecnico della Nuorese che oggi dopo la sconfitta per 0-1 contro la Flaminia si era lasciato andare ad un pesante sfogo nei confronti di alcuni giocatori, lamentandosi in generale dell’organico a disposizione.
Parole che non hanno certo lasciato indifferente il presidente della Nuorese, Michele Artedino, molto arrabbiato con il suo allenatore e che non vuole nascondere il suo disappunto. “Sono deluso più che dal risultato sul campo dalle dichiarazioni del mister – dice – Non le condivido, questa squadra è stata costruita per puntare ai playoff, tutti i reparti sono stati completati sotto la supervisione del mister, che ha avvallato ogni scelta. Lui stesso in precedenti interviste ha dichiarato di avere una squadra forte ed altamente competitiva, oggi per la seconda volta su due partite in casa critica i giovani e la presunta coperta corta, ma parliamo di una rosa di 26 giocatori”.
Artedino non si ferma: “Preciso che il mister ha anche rifiutato gli innesti di altri giocatori (su tutti Davide Carrus e Mauricio Villa nda) che la società gli avrebbe messo a disposizione. Purtroppo – continua Artedino – non si può essere fenomeni quando si vince e dare la colpa agli altri quando si perde. Un mister che non crede nel suo gruppo e nei mezzi messi con tanti sacrifici a disposizione dalla società non mi piace, i giovani vanno protetti e non umiliati ad ogni occasione pubblica, sperando che poi tutto si risolva in settimana dopo un confronto”.
Situazione delicata, dunque, come ammette il patron. “Ci riserviamo di prendere delle decisioni e di mettere in discussione l’operato di Mariotti, assieme al suo modo discontinuo di gestire le situazioni”. L’esonero è dato al 50%, sono ore di riflessione in casa barbaricina, ma Artedino continua ad analizzare.
“Goh (oggi criticato duramente da Mariotti nda) la settimana scorsa a Sansepolcro era sotto valutazione dei tecnici della Rappresentativa di Serie D che hanno affermato di avere visto pochi classe 1997 così forti in categoria, Tupponi è un 1998 che tutti vorrebbero, Mendy ha grande potenzialità, Scintu non fa rimpiangere Danese (l’anno scorso a Nuoro nda), Mariotti non può trovare scusanti e si deve assumere le proprie responsabilità. Si può perdere e si può vincere, ma senza cercare scuse altrove, men che meno nei nostri giovani che sono asse portante per la nostra realtà”.
La chiusura è sul momento economico. “Come società facciamo tanti sacrifici per mantenere Nuoro e la Nuorese ad alti livelli, conoscete tutti le difficoltà che un club calcistico deve affrontare, questa è una squadra forte nelle individualità e deve diventare un gruppo, ma il materiale a disposizione è assolutamente valido”.
Intanto Gianfranco Moro è il nuovo direttore sportivo della Nuorese.
Fabio Frongia