Cagliari, risultato e classifica sono il problema minore

L’analisi sugli isolani, sconfitti al “Dall’Ara”

Bruno Alves, autore di un gran gol e una buona prestazione a Bologna

Bruno Alves, autore di un gran gol e un’altra buona prestazione

Nella sconfitta rimediata dal Cagliari a Bologna ci sono cose ben più preoccupanti del semplice risultato. Perdere fa parte del gioco, anche in maniera sfortunata. Non è il caso dei rossoblù poiché sono altri i segnali negativi: 7 reti subite in 3 partite e 56 tiri fin qui incassati. Si sa, nel campionato italiano i migliori risultati si ottengono perlopiù con una difesa imperforabile, solida e attenta.

Ciò non vuol dire fare catenaccio e giocare di rimessa. È però evidente che nei meccanismi isolani ci sia qualcosa da sistemare. L’emblema di tali problematiche è Mauricio Isla: il calciatore cileno ha qualità, ma non quelle del terzino puro. Diagonali sbagliate, condite da errori di posizionamento, fanno del sudamericano una delle note stonate emerse in quest’avvio di stagione. Difatti, i maggiori patemi isolani (a Bologna così come con la Roma) arrivano dalle sue parti, dove Krejci è stato una costante spina nel fianco.



Marco Storari, tra i protagonisti (in negativo) dell'infausta trasferta bolognese

Marco Storari, decisivo in negativo al “Dall’Ara”

MANCANZE – Preoccupante è l’assenza di personalità in trasferta. Sarà rimasto deluso il presidente Giulini nell’osservare un Cagliari timido, al contrario di quanto da lui auspicato. I sardi hanno sì avuto un buon possesso palla ma sterile e fine a se stesso; sono stati minimi i pericoli creati ai felsinei. Rispetto all’esordio di Genova, piccoli progressi sono tangibili. I problemi non sono meramente difensivi: una delle falle emerse in questi primi 270′ minuti di Serie A sono gli inserimenti (e i gol) dei centrocampisti. Vuoi l’assenza di Joao Pedro, vuoi che l’unico in grado di attaccare efficacemente lo spazio sia Ionita (ieri vicino a una rete di questa tipologia), ma finora il Cagliari si è dovuto affidare ai timbri dei “Marco“, attaccanti di ruolo, ai quali fa da contorno solo la perla regalata da Bruno Alves su punizione.

Artur Ionita, si prevede per lui un lungo stop

Artur Ionita, lungo stop per lui

INFORTUNI TECNICI E FISICI – Quello tra Storari e le punizioni è un rapporto da tempo complicato: alzi la mano chi ha già rimosso le immagini dei gol incassati contro Livorno (Vantaggiato) e Spezia (Piccolo) lo scorso anno, dove il portierone numero 30 ha avuto qualche problema con traiettorie e rimbalzi della palla. Complice la squalifica dell’estremo difensore ex Juventus, sarà Rafael il sostituto, come da gerarchie: l’assaggio avuto in occasione della zampata di Destro è un ottimo segnale per il prossimo incontro. Oltre agli infortuni tecnici, l’infermeria è foriera di cattive notizie: il perone di Artur Ionita ha fatto crack e, salvo sorprese, il moldavo non sarà a disposizione prima del girone di ritorno. Difficile la sua sostituzione: non c’è infatti un elemento capace di fornire intensità, tecnica e in grado di attaccare lo spazio come lui. Tachtsidis è un’opzione, pur mancandogli il passo per interpretare il ruolo di mezzala. Munari sarebbe una soluzione d’esperienza, così come potrebbe esserci la più ‘fresca’ scelta di Barella, malgrado Rastelli lo abbia sempre impiegato sulla trequarti. Le condizioni di Dessena, invece, rimangono tuttora piuttosto misteriose.

ATALANTA E JUVE, CROCEVIA IMPORTANTI – Solitamente, i primi cinque turni di campionato sono un crocevia fondamentale per giudicare parzialmente un allenatore e, verosimilmente, così sarà per Massimo Rastelli. 1 punto raccolto in 3 partite, all’orizzonte l’importante sfida casalinga con l’Atalanta, dunque il proibitivo infrasettimanale allo Juventus Stadium. Questi due incontri saranno certamente un viatico importante per il tecnico di Torre del Greco. Il Cagliari ha speso tanto in estate ed è giunto il momento di raccoglierne i frutti. Episodi e mancanza dei nazionali in settimana non possono (e non devono) essere alibi, nemmeno per una neopromossa.

 

Mattia Marzeddu




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