I nostri voti sui rossoblù al Dall’Ara
Storari 5 – Al netto della cervellotica decisione di Abisso che lo esclude dalla contesa, è protagonista in negativo nell’episodio che sblocca la gara: evidenti le sue responsabilità in occasione della punizione di Verdi. Due buoni interventi nel primo tempo non cancellano quella macchia.
Isla 5 – Conferma la poca attitudine al ruolo di terzino e, rispetto alla gara contro la Roma, spinge con minor veemenza. Occorre un ripasso al capitolo “diagonali”, da cancellare invece il modo in cui si fa saltare da Krejci in occasione del raddoppio felsineo.
Salamon 6 – Mezzo voto in meno per il fallo insensato che genera la punizione di Verdi da cui nasce il vantaggio del Bologna. Partita lineare quella del centrale polacco, costretto troppo spesso ai lanci lunghi per far partire l’azione.
Bruno Alves 6,5 – Il migliore dei suoi, senza alcun dubbio. Rifugio per i compagni di reparto in fase di impostazione, puntuale nelle chiusure e autore di una magistrale punizione che riaccende le speranze della squadra: un pilastro.
Murru 6 – Svolge il suo compitino, senza infamia e senza lode. Il supporto di Padoin lo aiuta in fase difensiva dove non soffre praticamente mai, compare col contagocce nella metà campo avversaria. (dal 67′ Tachtsidis 5 – In poco meno di 30′ sbaglia tutto quello che si può sbagliare, necessita ancora di qualche settimana di rodaggio)
Ionita 6 – Prima di tutto, i migliori auguri di pronta guarigione: l’assenza del moldavo si farà sentire nello scacchiere rossoblù. Corre e lotta a tutto campo, la lucidità talvolta è latitante, la generosità non manca mai.
Di Gennaro 5,5 – Ha in mano le chiavi della squadra ma rallenta spesso l’azione e, ben imbavagliato dal centrocampo felsineo, non riesce a dettare i ritmi come accaduto contro la Roma. Il Cagliari gira al ritmo del suo battito cardiaco: non c’è da sorprendersi perciò se la prestazione dell’ex Vicenza coincide con la mediocre prestazione dei rossoblù.
Padoin 5,5 – Come avvenuto contro la Roma, gioca una partita di grande sacrificio aiutando Murru in fase di copertura. Un lavoro massacrante che incide sulla sua lucidità nella metà campo avversaria.
Barella 5 – Mai nel vivo del gioco o realmente pericoloso. Cerca di sopperire con la garra e il dinamismo ma è troppo poco: un passo indietro rispetto all’ultima uscita. (dal 55′ Rafael 6,5 – Incolpevole in occasione della rete di Di Francesco, compie un prodigioso intervento su Destro)
Sau 5 – Inconsistente, fumoso, anemico. Cercate l’aggettivo che preferite, la sostanza non cambia: è un corpo estraneo alla squadra nel match odierno. (dal 74′ Farias 6 – Crea più grattacapi lui in 20′ che Sau nei precedenti 74. La sua brillantezza sarà un’arma in più per Rastelli, già a partire dal delicato match contro l’Atalanta)
Borriello 6 – Finchè le energie lo sostengono, prova a predicare nel deserto cercando di far salire la squadra, pressando il primo portatore di palla avversario e cercando (invano) un partner con cui poter duettare. Si spegne anche lui col passare dei minuti.
Massimo Rastelli 5 – Chi si attendeva un Cagliari gagliardo e pronto a ripartire dai segnali positivi lasciati contro la Roma sarà rimasto deluso. Se ieri, in sede di conferenza stampa, lasciava presagire una squadra pronta a giocarsela con lucidità e convinzione, il copione del Dall’Ara ha raccontato tutta un’altra partita. Una squadra sfilacciata priva di ogni lineare trama di gioco e costretta a rifugiarsi nei lanci lunghi, contro un avversario tutt’altro che irresistibile. Gli episodi possono essere un alibi, ma non l’unico. Appellarsi ad essi non nasconde le ombre di una partita che ha visto la squadra di Donadoni legittimare più volte il vantaggio con diverse occasioni fallite. Se poi il tecnico rossoblù sostiene di aver visto un Cagliari dominante c’è realmente di che preoccuparsi…
Stefano Sulis