Prosegue la corsa rossoblù verso il nuovo impianto
Sono settimane calde sulla strada che porta al nuovo stadio di Cagliari, come avviene ormai da mesi, da quando iter burocratico e mosse concrete di politica e Cagliari Calcio hanno avvicinato la città, la squadra e la Sardegna ad un salto di qualità che va oltre l’aspetto sportivo e infrastrutturale. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato (LEGGI QUI) dell’attività degli olandesi della TSC (The Stadium Consultancy), assieme ai polacchi della JSK, come partner di B Futura per portare avanti tutti gli studi e i rilevamenti circa la fattibilità dell’impianto che in via Mameli sperano di inaugurare nella stagione del centenario. Ed è proprio in Olanda che gli stati generali del Cagliari si recheranno nei prossimi giorni, per visionare da vicino alcuni esempi di quello che concretamente potrà essere lo stadio erede dell’attuale Sant’Elia.
Il fatto che si vada a lavorare ancora con la TSC può essere un indizio sulla prosecuzione del rapporto tra Cagliari e B Futura, la fortunata iniziativa promossa da diversi anni dalla nuova Lega di Serie B, con l’obiettivo di facilitare il rinnovamento degli stadi italiani, in particolare nelle piazze medio-piccole. Si attendono lumi sulla scelta operata dalla società sarda, visto che fu il presidente Tommaso Giulini a rendere noto di come ci fosse (anche) l’idea di deviare dalla strada inizialmente intrapresa, ma le indicazioni dicono che il legame Cagliari-B Futura, con TSC e Larry Smith Italia (che si occupa dell’area commerciale in senso lato) partner, andrà avanti.
Ci sarà poi da capire se il viaggio nella terra dei tulipani potrà essere foriero di novità circa il progetto ventilato e mostrato nei mesi scorsi. Un aspetto in merito può essere individuato sulla capienza del nuovo stadio, fissata a 21 mila posti ma spesso oggetto di discussione. Andando avanti con B Futura (ammesso che questa sia la scelta) si potrà procedere ad un ampliamento (magari intorno ai 30 mila spettatori)? L’eventuale ampliamento renderà necessaria una modifica a livello di spesa (costo iniziale dichiarato: circa 55 milioni di euro) e quindi interesserà i metri quadri di area commerciale, oggetto questi di caldo dibattito politico? Domande che rimangono sul tavolo e saranno fatte ai diretti interessati, per capire ancora meglio in che direzione si stia andando, con meta finale il grande sogno di una tifoseria e un intero territorio regionale.
Rimane poi in piedi la questione dello stadio provvisorio, la cui edificazione è in programma dal 2017 laddove oggi sorgono i parcheggi del Sant’Elia lato Distinti. E’ questa – come ha detto Giulini – la priorità del Cagliari Calcio in tema di stadio, per avere un gioiellino dove aspettare la nuova era. Concretizzato lo smontaggio della Main Stand da Is Arenas, e resa nota la polemica con l’amministrazione quartese per non essere riusciti a lavorare sulla permanenza nello stadio scelto da Cellino nel 2012, il Cagliari combatte con la farraginosità della burocrazia. Nel frattempo i materiali smontati da Quartu Sant’Elena dovrebbero essere stoccati nella zona del centro sportivo di Assemini, in attesa di poterle portare al Sant’Elia.
Fabio Frongia